CUNEO - “Un film per la Cuneo-Nizza? Il Fai non ha scoperto niente”

Le riflessioni di un lettore sul progetto per la “ferrovia delle meraviglie” e sulle proposte per il futuro orario estivo: “Non trascuriamo il tratto francese”

Redazione 26/12/2023 08:45

Riceviamo e pubblichiamo:
 
Egr. direttore,
recentemente il Fai ha dichiarato, dopo due anni, come intende spendere il premio destinato alla “ferrovia delle meraviglie”, luogo del cuore 2020. Con la somma non si poteva fare granché, resto dubbioso sul luogo dove proiettare un filmato a Cuneo e Ventimiglia che dovrebbe essere sempre aperto.
 
Comunque il Fai forse non sa che già nel 2006 era stato realizzato un film, sponsorizzato dalla comunità montana e altri enti, girato dal registra Giancarlo Baudena: “Un treno per l’Europa, il viaggio delle emozioni”. Ancora prima, negli anni 1999-2000, un progetto “interreg” aveva dedicato ingenti risorse al promuovere la linea. Quindi non è che il Fai abbia scoperto niente di nuovo, anzi quando venne lanciata l’iniziativa i rappresentanti manifestarono una scarsa conoscenza della linea (lo posso testimoniare in quanto ero io il macchinista del treno che li portò sul posto). Ma se tutti, da tempo, siamo d’accordo sulle potenzialità turistiche, molti non hanno presente in cosa consista una linea simile.
 
Certamente la ferrovia serve come mezzo di trasporto tra località ma il focus deve essere sull’arditezza del tracciato, le gallerie elicoidali, i viadotti, le stazioni monumentali, cioè deve essere questo il motivo del viaggio; poi vengono i vari paesi con le loro bellezze che integrano il tutto. Sino ad ora però le varie iniziative hanno coinvolto marginalmente il tratto francese (che è anche il più interessante). Per raggiungere risultati è indispensabile non solo la collaborazione ma soprattutto il concreto impegno dei gestori competenti, nel nostro caso sia l’Italia che la Francia. Questo manca totalmente, la linea è sempre stata considerata di interesse italiano e si continua a vivere di parole senza nessun atto concreto.
 
Infine due considerazioni sulle proposte per il futuro orario estivo, non dubito che verrà istituita una quarta coppia di treni viste le imminenti elezioni regionali (con i costi dei collegamenti Limone-Tende invernali dirottati). La necessità evidente è un ulteriore ritorno da Ventimiglia al pomeriggio, qualche perplessità su un treno da Cuneo alle 8,41 con arrivo a Ventimiglia verso le 11.20-30, ma se questo è quanto richiesto ben venga; ritardare la partenza del treno da Ventimiglia delle 6,18 per attendere eventuali viaggiatori da Imperia-Sanremo (il primo treno arriva a Ventimiglia alle 6,53) pur ottimizzando l’orario vorrebbe dire perdere a Cuneo la coincidenza per Torino.
 
Certo tutti vorrebbero più collegamenti e non è semplice contemplare varie esigenze ma necessita guardare all’interesse generale, soprattutto che Trenitalia garantisca i treni con il doppio minuetto. Per il futuro, prima di prevedere orari vari, ripristinare la linea nel tratto francese e considerarla come Torino-Ventimiglia, anche perché a Cuneo non esiste più il deposito e quindi il materiale arriva da Torino.
 
 
Mauro Tosello

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