Un nuovo ostacolo sul percorso verso la realizzazione della variante di Demonte: l'iter è nuovamente bloccato dopo la richiesta del Ministero dei Beni Culturali di istituire una zona di “protezione paesaggistica” nell'area dove dovrebbe essere realizzato il tunnel sotto la collina “del Podio”.
Spiega Loris Emanuel, presidente dell'Unione Montana Valle Stura: “Anas ha interrotto gli studi e i carotaggi che avevano lo scopo di verificare la presenza di resti e reperti archeologici lungo il percorso previsto per il tunnel. Questo è stato necessario perchè il Ministero ha chiesto al Comune di Demonte di istituire una zona di “protezione paesaggistica”, vale a dire un vincolo diverso rispetto a quanto inizialmente preventivato. Non è una vera e propria bocciatura, ma ora dobbiamo capire che cosa comporta questa nuova richiesta, rianalizzando tutta la situazione e verificando se il progetto rispetta i nuovi limiti. A breve l'Unione Montana si riunirà con i comuni di Demonte, Aisone e Vinadio e si cercherà di confrontarsi con l'Anas: la questione riguarda tutta la valle, non soltanto Demonte”.
Una nuova “tegola” che arriva mentre Demonte vive un momento di transizione, dopo il commissariamento e con la nuova Giunta guidata da Francesco Arata insediata da poche settimane. A portare l'attenzione sulla questione sarà anche la minoranza di Demonte guidata dall'ex sindaco Laura Porracchia: “Nel prossimo Consiglio comunale presenteremo un'interrogazione per capire quali sono le intenzioni dell'amministrazione, e lo stesso quesito sarà posto all'Unione Montana. La seduta è in programma ad inizio luglio (il 5, ndr), ma secondo noi è tardi. Proveremo a sollecitare quantomeno un incontro prima di quella data”.
La nuova richiesta del Ministero compromette, al momento, la chiusura della Valutazione d'Impatto Ambientale, ultimo step prima del bando di gara per affidare i lavori e dare finalmente il via alla realizzazione di un'opera che la valle Stura attende da decenni.