BORGO SAN DALMAZZO - Un nuovo volto per le case popolari di Borgo San Dalmazzo: cantieri al via in autunno

Presentato oggi il progetto per il complesso residenziale di via Arno e via Piave: due stabili verranno abbattuti e sostituiti da un nuovo fabbricato

I due stabili che verranno demoliti
Il complesso a lavori ultimati
Lo stato attuale dell'area
La conferenza stampa in Comune a Borgo San Dalmazzo

Andrea Dalmasso 18/02/2022 16:08

Un intervento da quattro milioni e mezzo di euro, che dovrebbe prendere il via in autunno e che nel giro di quattro anni “cambierà volto” all'area degli alloggi di edilizia residenziale di via Piave e via Arno a Borgo San Dalmazzo. Il progetto, finanziato dall’ATC Piemonte Sud con fondi del PNRR, è stato presentato oggi in una conferenza stampa organizzata nel salone consiliare borgarino. “Si tratta di un’opportunità importante, che porterà benefici a tutta la città”, ha commentato il sindaco Gian Paolo Beretta introducendo l’incontro.
 
Il presidente dell’ATC Piemonte Sud Paolo Caviglia ha poi spiegato la scelta di convogliare tutti i fondi su Borgo San Dalmazzo: “So che può sembrare una decisione anomala, ma a Borgo c’era necessità di intervenire per problemi di staticità degli stabili, e quindi per una questione di sicurezza. Durante i lavori ci saranno ovviamente disagi per gli inquilini, ma a intervento concluso ci saranno grandissimi benefici”. Ad intervenire sulle condizioni degli stabili tra via Arno e via Piave anche il vicepresidente Marco Buttieri: “C’erano gravi problemi strutturali, l’intervento sarebbe stato necessario a prescindere dal PNRR. Ci saranno miglioramenti per quanto riguarda la sicurezza, dal punto di vista estetico, ma anche sotto il profilo sociale: l’efficientamento energetico permetterà di abbattere le spese condominiali a carico degli inquilini”. Ad illustrare nel dettaglio i lavori previsti per le case popolari borgarine Alessandro Lovera, direttore dell’ATC Piemonte Sud: “Inizialmente avevamo previsto una ristrutturazione tramite l’ecobonus, ma durante gli accertamenti sono emersi i già citati problemi strutturali su due dei tre fabbricati, che avevano sostanzialmente raggiunto il fine vita. Paradossalmente il fabbricato nelle condizioni migliori è quello più vecchio (quello che si affaccia su via Vermenagna, ndr)”.
 
La “fase 1” dei lavori prevederà la demolizione del fabbricato che si affaccia su via Piave, composto da 12 alloggi, di cui due attualmente vuoti: gli inquilini verranno trasferiti (Caviglia ha garantito "sostegno dell’ATC per la loro ricollocazione") e avranno poi diritto di prelazione per i nuovi alloggi. Dopodiché si procederà alla costruzione di un nuovo fabbricato da 27-30 alloggi, che sostituirà sia quello già demolito che quello lato via Arno (18 alloggi), che sarà il secondo e ultimo ad essere abbattuto. Al termine dell’intervento resteranno quindi due fabbricati al posto dei tre originari: quello nuovo e quello su via Vermenagna, che verrà conservato e che si conta di rinforzare e riqualificare tramite sisma bonus e bonus facciate. Il numero di alloggi del complesso residenziale resterà sostanzialmente invariato (54) e non ci sarà un incremento del consumo di suolo.
 
La progettazione - ha spiegato l’architetto Adriano Gianola - si concluderà entro fine estate, il via al cantiere è invece in programma per il mese di ottobre: secondo il cronoprogramma entro tre anni si procederà poi con la demolizione del fabbricato su via Arno.

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