La Giunta Chiamparino, su proposta dell’assessore allo Sviluppo della Montagna, Alberto Valmaggia, ha approvato la delibera che, recependo le linee guida della Legge 12 del 2010, promuove la valorizzazione dell’itinerario escursionistico internazionale “Grande Traversata delle Alpi” (GTA) del Piemonte, con la schema del protocollo d’intesa da siglare tra la Regione, gli Enti del territorio interessati dal percorso e il Cai subalpino. La GTA, secondo i dati della Regione, si sviluppa lungo oltre 800 chilometri ripartiti in 95 tappe e con il coinvolgimento di 103 Comuni piemontesi. Attraversa l’intero arco alpino regionale. Da Nord a Sud. Si parte da Viozene, in provincia di Cuneo, e si arriva a Molini di Calasca, nel Verbano-Cusio-Ossola. O viceversa. Il tutto compreso tra i 2.567 e i 295 metri di quota. Lunghi tratti si sovrappongono all’itinerario “Via Alpina” con il quale costituisce un unicum escursionistico internazionale. Quindi, un patrimonio importante da tutelare e da conservare.
Con il protocollo d’intesa gli attori che lo sottoscrivono si impegnano per dieci anni ad avviare una reciproca collaborazione per organizzare la manutenzione dell’infrastruttura, l’adeguamento e l’integrazione della segnaletica direzionale e di continuità dell’itinerario, il potenziamento e la qualificazione dell’offerta turistica, l’informazione sul percorso e la sua promozione a livello nazionale e internazionale. La Regione ha il ruolo di capofila nel coordinamento delle attività. Per ottimizzare gli interventi, e tenuto conto del notevole sviluppo del tracciato, sono stati previsti dei tavoli tecnici: GTA Nord, corrispondente al territorio del Verbano-Cusio-Ossola e dell’Alto Vercellese; GTA Centro con riferimento l’ambito della Città Metropolitana di Torino e quello di Biella e il GTA Sud per la provincia di Cuneo.
Nella “Granda” sono interessate dall’accordo le Unioni Montane Alta Val Tanaro, Mondolè, Alpi del Mare, Alpi Marittime, Valle Stura, Valle Grana, Valle Maira, Valle Varaita, dei Comuni del Monviso e gli Enti di Gestione delle Aree Protette del Monviso e delle Alpi Marittime. “I sentieri - afferma l’assessore Valmaggia - durante i secoli hanno costituito una risorsa importante per le aree montane del Piemonte e ancora oggi, pur essendo cambiata la loro funzione, conservano la principale caratteristica di infrastruttura di collegamento: al servizio delle popolazioni locali e della fruizione sostenibile del territorio a livello ambientale”. Ma non solo. “Consistenti flussi di turisti nazionali e stranieri si stanno riavvicinando all’attività escursionistica anche per l’interesse verso il recupero dell’identità culturale e storica del patrimonio ambientale e paesaggistico piemontese e per l’affermarsi di una nuova sensibilità rispetto alla qualità della vita”.
In questo contesto cosa rappresenta il GTA? “L’itinerario, se opportunamente e ulteriormente valorizzato, è una concreta opportunità per promuovere, attraverso azioni coordinate tra i diversi soggetti interessati, le ricchezze naturalistiche, culturali, produttive e sociali delle valli attraversate. Contribuendo in questo modo allo sviluppo di quelle aree considerate, a torto, marginali. Il protocollo d’intesa si pone proprio questi obiettivi”.