“I residenti dell’isolato ricompreso tra via Carlo Emanuele, via Felice Cavallotti, via XX Settembre e corso Dante hanno intenzione di sottoscrivere una petizione rivolta al Sindaco ed al Consiglio Comunale per richiedere lo sgombero definitivo del clochard che bivacca nel loro isolato importunando i cittadini”. È un passaggio dell’interpellanza firmata da Alberto Coggiola (Fratelli d’Italia), che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo, in programma lunedì 29 e martedì 30 novembre. Il riferimento è ad un senzatetto che - secondo quanto riportato nel documento - bivacca in via Carlo Emanuele III, all'altezza del civico 24, approfittando di un piccolo portico.
Scrive Coggiola: “Tale situazione, oltre a comportare disagio ai residenti del quartiere, si aggrava nel momento in cui il clochard importuna le persone che transitano. La scorsa settimana i residenti hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine per porre fine a detta situazione. Le forze dell’ordine hanno disposto al clochard lo sgombero dal luogo occupato. In seguito allo sgombero il signore senza fissa dimora si è allontanato da via Carlo Emanuele III per spostarsi sotto un ponteggio in via XX Settembre, ossia ha semplicemente ‘girato l’isolato’”.
“I residenti dell’isolato - si legge nell’interpellanza - sono esasperati da tale situazione. Il bivacco di persone senza fissa dimora crea da un lato un pregiudizio al decoro e alla vivibilità del comune di Cuneo e dall’altro un problema igienico-sanitario creato dalla presenza di giacigli, scatoloni e suppellettili. È necessario che l’amministrazione comunale e gli operatori pubblici adottino misure politiche locali che siano in grado di aiutare le persone senza fissa dimora per evitare che si riversino a bivaccare per le vie della città”.
Coggiola interpellerà quindi Sindaco e assessore competente per sapere se sono previste azioni mirate per evitare il bivacco di persone senza fissa dimora nel citato isolato e per l’aiuto delle persone vulnerabili, trovando sistemazioni “più adeguate e dignitose”.