BORGO SAN DALMAZZO - Una rete di teleriscaldamento anche a Borgo San Dalmazzo?

Il progetto preliminare presentato al Comune dalla Edison Teleriscaldamento Srl nelle scorse settimane. L'assessore Boaglio: "Intervento che permetterebbe di ridurre le emissioni"

Immagine di repertorio

Andrea Dalmasso 06/04/2023 14:36

Una rete di teleriscaldamento anche a Borgo San Dalmazzo? Al momento il progetto è nelle sue fasi preliminari: la proposta è arrivata al Comune nelle scorse settimane, avanzata dalla Edison Teleriscaldamento Srl, ed è oggetto di una delibera approvata dalla Giunta borgarina lo scorso 23 marzo. I lavori sarebbero completamente a carico del privato e non comporterebbero impegni finanziari per il Comune, che dovrebbe stipulare con la società una “Convenzione per la manomissione del suolo comunale”.
 
Già nel 2020 Edison ha effettuato un censimento “sul campo”, per individuare le utenze allacciabili all’eventuale nuova rete: sull’area censita è stato individuato un bacino di 90 utenze centralizzate, con un fabbisogno termico annuo di circa 14,6 GWh e una volumetria totale di circa 390.000 metri cubi. Si legge nella relazione di Edison: “Per quanto attiene le utenze residenziali, nel censimento sono stati considerati esclusivamente edifici con numero di unità abitative superiore a quattro e dotati di impianto di riscaldamento centralizzato, poiché in questo caso l’incidenza dei costi di realizzazione dell’allacciamento è compatibile con l’equilibrio economico del progetto. In ogni caso è possibile che, con il mutare degli scenari tecnologici, economici e normativi, anche le utenze dotate di riscaldamento autonomo possano in futuro essere collegate”.
 
Sulla base dei risultati del censimento Edison ha poi individuato un percorso preliminare della rete di distribuzione. Due le aree interessante: una direttrice nella zona a nord est dell’abitato, verso l’area commerciale in direzione Cuneo, e una a copertura del centro storico e dell’area sud e ovest dell’abitato. Le due aree sarebbero raccordate tra di loro in funzione dell’ubicazione della centrale termica, che sarà individuata all’esterno del centro abitato: l’esatto posizionamento non è ancora stato ipotizzato. Considerando le dorsali e gli allacciamenti l’estensione complessiva della rete sarebbe di circa 9 km, a cui sarà da sommare il tratto di rete di collegamento con la centrale termica. Il percorso definitivo della rete andrebbe poi condiviso con l’amministrazione comunale.
 
Per il momento si tratta di una proposta preliminare sulla quale faremo le valutazioni del caso: è stata pubblicata in albo pretorio in modo che chiunque possa segnalare le sue osservazioni e obiezioni in merito. Dopodiché il progetto sarà portato in commissione e in Consiglio comunale e sarà illustrato alla popolazione. Per il Comune si tratterebbe di una buona soluzione, che ci permetterebbe di allacciare gratuitamente gli spazi pubblici come scuole e palestre, senza alcun impegno finanziario”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Armando Boaglio. Aspetto fondamentale, per l’assessore, quello ambientale: “Allacciare le utenze ad una rete di teleriscaldamento significherebbe ridurre il numero di caldaie sul territorio, con conseguente abbassamento delle emissioni”. Secondo quanto riportato nella relazione di Edison la riduzione delle emissioni sarebbe del 20,9% per monossido di azoto e biossido di azoto, del 76,7% per le polveri e del 32,5% per l’anidride carbonica. “È estremamente significativo il doppio beneficio apportato dall’intervento poiché permette, oltre la riduzione del carico emissivo, di delocalizzare i punti di emissione dal centro cittadino (normalmente più inquinato a causa del contributo aggiuntivo dovuto al traffico veicolare) ad un’area periferica”, si segnala ancora nella relazione.
 

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