‘In questo momento così critico e confuso per il ‘Paese Italia’, ormai alla deriva, mi faccio avanti con una proposta forte e concreta: ‘Il Movimento del Fare’". Con queste parole 'postate' sulla sua pagina Facebook, una vecchia conoscenza della Granda ha annunciato la sua ‘discesa in campo’. Alla vigilia dei 70 anni - li compirà il prossimo 12 aprile - Flavio Briatore si butta in politica. Già nella giornata di ieri ‘Il Tribula’, com’era soprannominato in gioventù, aveva anticipato in un’intervista a ‘Il Foglio’ - ‘Programma Billionaire, Briatore in campo’ - le sue intenzioni.
Qual è il programma politico? E soprattutto, chi imbarcherà sullo yacht? “Totalmente indipendente da qualsiasi partito o corrente politica attuali, Il ‘Movimento del Fare’ nasce per essere al completo servizio dei cittadini - spiega l’ex di Elisabetta Gregoraci - . Sarà formato da persone e personalità che metteranno la loro esperienza e le loro competenze a disposizione degli italiani: imprenditori e professionisti di successo che insieme, con le loro idee e la loro visione aiuteranno a far ripartire il Paese, creando lavoro e attirando gli investimenti: drastica riduzione del cuneo fiscale, cantieri aperti, riforma della giustizia, abolizione del reddito di cittadinanza, lavoro ai giovani e turismo come eccellenza del Paese, sono le assolute priorità”. “Un Berlusconi a 0,99 centesimi” commenta sarcastico un utente di Facebook sulla pagina dell’uomo d’affari, ma c’è anche chi si dichiara pronto a sostenere l’ex team manager della Benetton e si dichiara ‘Pronto a fare’. Cosa non si sa, ma tant’è.
“Mi metto in gioco in prima persona e so di poter contare su tanti professionisti e imprenditori che condividono le mie idee e vogliono far parte del Movimento del Fare - continua Briatore - Insieme, uniti, senza alcun interesse personale e tutti con un unico obiettivo: salvare l'Italia, ci metteremo a disposizione e al lavoro per amore del nostro paese. E lo faremo completamente gratis’. Meno male. Immaginiamo che se i prezzi fossero stati quelli del Billionaire il conto sarebbe risultato piuttosto salato.
"Potrei dire di si a Salvini, a patto di essere messo nelle condizioni di poter fare le cose – ha già fatto sapere -. Non voglio sprecare le mie giornate in commissioni inutili e a sentire idioti che non hanno mai viaggiato in vita loro". Conciliante.
Vuoi per invidia, vuoi per le ombre che ne hanno contraddistinto l'ascesa sociale, difficilmente la notizia scalderà il cuore dei cuneesi: Briatore non ha lasciato un buon ricordo di sé nella Granda.
Nato a Verzuolo da una coppia di maestri di scuola elementare nel 1950, nell’infanzia segue i genitori a Montaldo di Mondovì. Frequenta l’Istituto Tecnico per Geometri di Cuneo dove viene bocciato due volte, successivamente consegue il diploma da privatista. Poi lavora come maestro di sci, gestisce ristoranti, fino ad aprirne uno a San Giacomo di Roburent. Non andrà bene. Fa l’assicuratore per la RAS, poi collabora il costruttore edile di Cuneo Attilio Dutto, poi assassinato a Cuneo con una bomba collegata all'accensione della sua auto (si parla di criminalità organizzata, ma il colpevole rimarrà impunito). Nel 1974 intraprende un progetto immobiliare in Sardegna: "Isola Rossa". Nel 1975 fonda con altri soci ‘Cuneo Leasing’, successivamente acquisita dal gruppo De Benedetti. Sarà l’inizio della sua fortuna, ma all'ombra della Bisalta non tornerà più.