Il futuro è più che mai incerto per le nuove generazioni, ma non tutte le notizie che riguardano i giovani sono negative: all’Università di Torino, ad esempio, aumentano il tasso di occupazione a un anno dalla laurea e la retribuzione mensile degli ex studenti. Lo afferma il Rapporto 2022 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati di AlmaLaurea, consorzio interuniversitario che rappresenta 77 atenei italiani.
L’indagine ha coinvolto 25.825 laureati dell’Università di Torino. Per i laureati triennali il tasso di occupazione a un anno dalla laurea sale dal 72,8% del 2021 al 76,2% di quest’anno (a fronte del 74,5% nazionale), cala il lavoro part-time dal 22,6% al 21,4%, e la retribuzione passa da 1.301 a 1.304 euro mensili netti. Per i laureati di secondo livello a 1 anno dalla laurea, il tasso di occupazione passa dal 72,1% del 2021 al 75,4% nel 2022 (contro il 74,6% nazionale), e la percentuale degli occupati con un lavoro a tempo indeterminato sale dal 17,7% al 24,4%. A 5 anni dalla laurea il tasso di occupazione rimane pressoché invariato al 90,3% contro l’88,5% nazionale, mentre aumentano la retribuzione mensile netta da 1.563 a 1.603 euro, e la percentuale degli occupati a tempo indeterminato, che sale dal 54,3% al 57,6%.
Numeri ancora più incoraggianti quelli del Politecnico torinese. Qui la percentuale di laureati che lavora a un anno dal titolo magistrale - con retribuzioni superiori alla media dei laureati degli atenei italiani - balza quasi al 90%. L’indagine AlmaLaurea, in questo caso, ha coinvolto 8.542 ex studenti del “Poli” che hanno ottenuto il titolo.
I laureati triennali del Politecnico per l’87,4% continuano gli studi, rinviando al post-laurea magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro. Tra i laureati triennali che non si sono iscritti a un corso magistrale il tasso di occupazione risulta del 76,7%, a fronte di un dato nazionale del 74,5%.
Ma il dato più significativo riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea, che continua a salire rispetto agli anni precedenti, in controtendenza con l’andamento nazionale: è infatti occupato l’89,5% dei laureati contro la media nazionale del 74,6%. E per i laureati in Ingegneria il dato sale al 90,5% a fronte di una media nazionale di 82,8%. Per quelli in Architettura si attesta a 82,8% contro una media nazionale del 79,8 %. La percentuale di occupati del Politecnico di Torino aumenta ancora a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 92,9% a fronte dell’88,5% nazionale.
La retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico è di 1.599 euro netti mensili a fronte dei 1.407 euro nazionali a un anno dal titolo, e 1.872 euro rispetto a 1.635 euro a cinque anni dalla laurea.