In attesa del via alle prenotazioni della vaccinazione contro il Covid per la fascia di età 60-69 anni, che partiranno giovedì, il Piemonte ha ormai raggiunto l'obiettivo dei 20 mila vaccini al giorno e si prepara per il prossimo, che è quello di arrivare a 30 mila somministrazioni giornaliere, “compatibilmente con l'arrivo delle dosi”.
Lo sottolinea Antonio Rinaudo, commissario alla campagna vaccinale della Regione, interpellato dall'Ansa. Sul fronte dei rifornimenti, Rinaudo segnala che “in data odierna Pfizer consegnerà 126.360 dosi, il 13 aprile ne consegnerà altre 125.190, il 21 aprile ne arriveranno ulteriori 109.980 e il 28 aprile ancora 108.810”. Da AstraZeneca, aggiunge il commissario, sono attese in tutto 11.500 dosi che saranno consegnate il 14 aprile. Mentre per quanto riguarda i vaccini di Moderna e Johnson & Johnson “la Regione Piemonte non ha finora ricevuto notizie sulle consegne dalla struttura commissariale di Roma”.
Sono intanto 18.762 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17,30). A 4.750 è stata somministrata la seconda dose, 9.428 gli over 80 e 4.363 i settantenni (di cui 688 vaccinati dai propri medici di famiglia). Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 913.515 dosi (di cui 329.319 come seconde), corrispondenti al 73,7% di 1.239.440 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è inferiore a ieri perché la somma comprende le 126.360 dosi di Pzifer consegnate in giornata e in fase di distribuzione.
Oltre 900 volontari in tutta la regione hanno accettato di entrare a far parte dell’esercito di vaccinatori, aderendo al bando di reclutamento “Il Piemonte ha bisogno di te” (tra i quali 398 medici, 165 infermieri, 24 Oss, 49 odontoiatri, 271 altre figure). Circa 80, invece, le strutture private che si sono rese disponibili a diventare punti vaccinali, sommandosi ai 140 già esistenti in Piemonte.
L’8 aprile partiranno le preadesioni per la fascia 60-69 anni attraverso il portale
www.ilpiemontetivaccina.it. Per questa categoria verrà attivata anche la
“panchina vaccinale”, ovvero una lista di persone disponibili a recarsi nell’arco di un’ora presso il punto vaccinale di competenza della propria Asl, nel caso si verificasse una rimanenza di vaccini a fine giornata (dovuta ad eventuali rinunce o inidoneità). Per i sessantenni sarà possibile apporre una spunta su una apposita casella per indicare la propria disponibilità a una reperibilità last minute.
La panchina vaccinale si abbinerà ai meccanismi di overbooking e chiamate anticipate sulle prenotazioni già fissate per i giorni successivi e sarà sperimentata con i sessantenni quando partiranno le somministrazioni per la loro categoria (una fascia che, rispetto agli over 80 e agli over 70, ha una maggiore facilità a rendersi disponibile a spostamenti logistici immediati).