Nella consueta riunione del lunedì dell’Unità di Crisi, alla presenza del presidente della Regione, si è nuovamente affrontato il tema degli over 60 non ancora vaccinati. Al momento, su una popolazione di oltre 1,4 milioni rientranti in questa classe di età ha già aderito il 90% e di questi oltre il 95% ha già completato il ciclo vaccinale. Ne mancano quindi all’appello ancora 158.000, inclusi 6.000 che hanno contratto il Covid negli ultimi 6 mesi.
Come ulteriore tentativo per convincere gli indecisi, la Regione ha dato indicazione alle Asl di inviare a ciascuno di loro una lettera a casa, con una prenotazione (data, ora e luogo) per essere vaccinati, specificando che, pur non esistendo un obbligo, la vaccinazione rappresenta uno strumento di prevenzione fondamentale. Lo confermano i dati sui ricoveri in terapia intensiva, che attualmente in Piemonte interessano per il 74% persone non vaccinate.
L’iniziativa, spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, va ad aggiungersi alle altre che la Regione ha già messo in campo negli ultimi mesi (dagli accessi diretti alla scelta del vaccino) per ampliare il più possibile la platea degli over60, la più esposta alle forme gravi della malattia.
Intanto sono 17.976 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 9.688 è stata somministrata la seconda dose, 1.684 hanno ricevuto la terza dose.
Tra i vaccinati di oggi, in particolare, sono 2.014 i 12-15enni, 4.431 i 16-29enni, 2.810 i trentenni, 2.722 i quarantenni, 2.096 i cinquantenni, 834i sessantenni, 330 i settantenni, 1.789 gli estremamente vulnerabili e 168 gli over 80.
Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 5.945.791 dosi, di cui 2.740.516 come seconde e 12.714 come terze, corrispondenti all’88% di 6.759.180 finora disponibili in Piemonte.