CUNEO - Vendemmia 2016, una grande annata

Eccellente per quantità e qualità

05/10/2016 18:32

La vendemmia del 2016 nel Cuneese è eccellente: l’annata viticola si avvia alla fase conclusiva con la raccolta delle barbere e dei nebbioli. I pronostici di luglio sono confermati e, semmai, ancora migliorati rispetto alle attese: qualità e quantità su tutte le varietà e ovunque. “Nemmeno l’avessimo dipinta col pennello avremmo potuto ottenere una vendemmia così bella”, il team dei tecnici Coldiretti, che quotidianamente opera sulle nostre colline, presenta un bilancio molto positivo. 

I due mesi di agosto e settembre decorsi sono stati molto luminosi, anche se con temperature non elevate di giorno, ma con le minime in riduzione di notte e la quasi assenza di precipitazioni ha consentito alla pianta di proseguire la maturazione dei grappoli in condizioni ottimali. In questi casi, si realizza un costante aumento degli zuccheri, un moderata riduzione degli acidi e una produzione e fissazione della sostanza colorante nella buccia. Luglio aveva già fatto registrare temperature nella media delle annate, anche se gli accumuli termici sono stati leggermente inferiori al 2015 e la piovosità è stata più elevata della media. Condizioni che hanno evitato il verificarsi di stress idrici, temuti ma non verificatisi salvo in taluni rari casi.

I bianchi Alta Langa spumante DOCG, Asti DOCG, Moscato d’Asti DOCG, Roero Arneis DOCG, Chardonnay ecc, vendemmiati a fine agosto - inizio settembre sono ora vini nuovi e sono freschi equilibrati e dai profumi suadenti.  
Per il dolcetto, la raccolta si è completata in tutti gli areali, anche quelli più tardivi. In cantina, si sta concludendo la fermentazione, annunciando intensità colorante e profumi eccezionali. Nelle vigne, è appena iniziato il distacco delle barbere. Uva dalla carica zuccherina notevole che farà il paio con l’acidità ancora sostenuta. Ci regalerà un vino memorabile.

Senza interruzione e con la sovrapposizione temporale con le barbere, la vendemmia si chiuderà con i nebbioli che ancora fanno bella mostra presentandosi integri, (eccetto rari casi dove la grandine ha “insistito” di più) e anch’essi, come le barbere, con una carica zuccherina ottimale e ancora in crescita, seppur con un ritmo più lento dei giorni scorsi. In ordine, si raccoglieranno il Roero, il Nebbiolo d’Alba e il Barbaresco subito a ruota. Per il Barolo qualche giorno ancora di pazienza, ma immediatamente dopo, intorno al 10 ottobre, sarà vendemmiato. 

“Il bilancio finale nel vigneto dà  grande soddisfazione. Tutte le uve sono sane, senza segni di attacchi parassitari di rilievo. La peronospora non si è praticamente vista, se non a inizio stagione o nei vigneti colpiti dalle grandinate. L’oidio è stato controllato e la muffa grigia, data la stagione asciutta, non si è sviluppata - commenta Fabrizio Rapallino, responsabile del Servizio Vitivinicolo di Coldiretti Cuneo -. Si conferma anche l’utilità dei protocolli a basso impatto. Il controllo della tignola dell’uva, mediante la confusione sessuale, alla prova dei fatti ha fatto registrare attacchi contenuti nell’ordine dell’1-2% rispetto un testimone colpito per il 15%, mentre inerbimento e sovescio hanno contribuito a portare il vigneto ad una condizione vegetativa – produttiva più equilibrata, inducendo la pianta ad essere più resistente agli agenti esterni in modo da ridurre gli interventi di difesa chimica. Uva bella e buona per vini di qualità e sostenibili, possiamo brindare!”.    


c.s.

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