Nei vigneti cuneesi parte il conto alla rovescia della vendemmia 2019, per la quale i tecnici Coldiretti tracciano un profilo d’annata che fa ben sperare. Grandi soddisfazioni si attendono in termini qualitativi. “La maturazione degli acini nelle ultime settimane ci induce ad un ragionato ottimismo, sempre che le condizioni climatiche si mantengano favorevoli in quest’ultima fase vegetativa”, spiega il responsabile vitivinicolo di Coldiretti Cuneo Fabrizio Rapallino, che definisce le quantità attese “in linea con l’annata 2018, con casi isolati di leggera riduzione, pari al -3/5%, soprattutto alle più elevate altitudini, e diffuse situazioni di abbondanza, con aumenti dell’ordine del +5/10% sulle varietà dolcetto e barbera”.
Uno scenario di questo tipo era difficilmente intuibile all’indomani di un maggio capriccioso, eccezionalmente piovoso e freddo, ma l’ultima decade di giugno e il mese di luglio hanno impresso una forte accelerazione ed oggi i grappoli, regolari e ben distribuiti, stanno crescendo sani e abbondanti sulle colline della Granda, anche grazie all’attenta assistenza in vigneto del team di tecnici Coldiretti.
Quella del 2019 non sarà una vendemmia particolarmente precoce, ma di certo anticipata secondo il trend degli ultimi anni. Saranno le uve da Alta Langa spumante DOCG le prime ad essere raccolte, a partire dal 20-25 agosto. A seguire, nella prima settimana di settembre, il moscato che origina Asti DOCG, Asti secco DOCG e Moscato d’Asti DOCG. A metà settembre raggiungeranno le cantine le uve chardonnay e l’arneis per l’omonima DOCG Roero Arneis.
La prima uva a bacca nera, attesa dopo la seconda metà di settembre, sarà il dolcetto con le sue declinazioni DOC Alba e DOCG Diano e Dogliani e, in continuità, la barbera nelle tipologie DOC Barbera d’Alba e Langhe Barbera. Non prima della fine di settembre si inizierà a vendemmiare il nebbiolo; prima i grappoli destinati a Nebbiolo d’Alba DOC, Langhe DOC, Roero DOCG e Barbaresco DOCG, poi - per ultimi - quelli destinati a Barolo DOCG, la cui raccolta è attesa per metà ottobre.
In Provincia di Cuneo il 95% dei vigneti è iscritto ad una denominazione d’origine. “Il nostro territorio - rimarca il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo - vanta 18 DOC e DOCG che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini prodotti, per i quali la certezza sulla provenienza è assicurata. Il comparto ha scommesso sull’identità territoriale e sulla qualità, carte vincenti e modello di riferimento per la crescita dell’intero agroalimentare provinciale e regionale. È importante che prosegua questa performance ad alti livelli e che si continui a comunicare e valorizzare nel mondo il vino delle nostre terre con una promozione istituzionale coordinata per tutelarlo dai numerosi tentativi di falsificazione e banalizzazione, che causano un grave danno d’immagine e mettono a rischio nuove opportunità di penetrazione dei mercati”.