Un mega centro sportivo con campi per la pratica di oltre venti discipline olimpiche dedicata alla formazione di base, una struttura ricettiva, un centro di medicina per lo sport e un centro commerciale a tema.
È il progetto che la Ceetrus, un’azienda milanese che si occupa della progettazione, commercializzazione e gestione di centri commerciali e retail park in tutta Italia - tra cui Grande Cuneo nell’area dell’ex Auchan - ha presentato all’amministrazione comunale del capoluogo.
Un investimento da decine di milioni di euro, che interesserà un‘area di circa 76 mila metri quadrati e che ieri sera - mercoledì 12 maggio - è stato sottoposto, seppur a grandi linee, all’attenzione della commissione urbanistica del Comune di Cuneo per la richiesta di una variante al Piano Regolatore (oggi si tratta di terreno ad uso agricolo).
L’intenzione della società milanese è quella di realizzare il centro sportivo nell’area di sua proprietà tra via Margarita, via Savona e via Cappa, adiacente al centro commerciale Grande Cuneo, attualmente coltivata a mais.
A presentare la richiesta l’assessore all’Urbanistica Luca Serale, che ha parlato di un iniziativa “a supporto della crescita della nostra città” e della “creazione di un centro sportivo nazionale sul nostro territorio”. “Per chi conosce il calcio lo paragono a una Coverciano che andrebbe a toccare, da come ci è stato comunicato dagli investitori, diverse discipline olimpiche” ha aggiunto.
La variante ha ottenuto il parere positivo dei tecnici. La dottoressa Monica Villotta dell’ufficio di Pianificazione Territoriale ha illustrato le caratteristiche dell’area: “Necessita di un ampliamento (dell’API 2 n.d.r.), ma non di capacità, a loro interessa costruire i campi e chiedono di edificare fino a 14 metri (da 12 n.d.r.) - ha spiegato l’impiegata del Comune -. Il parere dell’ufficio è favorevole. L’area ex Auchan ha già la possibilità di edificare a tale altezza”.
Critiche le minoranze. Duro Valter Bongiovanni della Lega: “Siamo alle solite. All’azienda non basta il già cospicuo spazio a disposizione, ma chiede di espandersi prendendo terreni agricoli circostanti, stiamo però parlando di numerosi ettari di terreno. Si consente sempre di edificare, senza programmare una politica di riduzione del consumo del suolo”.
L’esponente del Carroccio non è convinto del progetto illustrato e crede che dietro ci sia dell’altro: “Non credo all’espansione mascherata con fini sportivi, non c’è nulla di scritto. La proposta andrebbe valutata nell’insieme, c’è bisogno di un esame più approfondito”.
Critiche condivise dai banchi della sinistra. Ugo Sturlese: "Dentro a piccole variazioni si include una grossa modifica che va a incidere pesantemente sull’intera città e che ha un grande rilievo urbano - ha detto il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni riferendosi all’impostazione della commissione, che prima di arrivare al punto prevedeva una decina di varianti al PRG di poco conto -. Non ci si può comportare in questo modo, mi pare scorretto”.
A rispondere al decano della sinistra è stato Luca Pellegrino, di Centro per Cuneo: “Corretto che il progetto venga proposto all’interno di questa discussione - ha replicato - si tratta comunque di una variante al Piano Regolatore, piccola o grande che sia”. Favorevole anche il Partito Democratico con Carmelo Noto: “Capirei le rimostranze se si trattasse di un’area nuova, ma stiamo parlando di uno spazio all’interno di un centro commerciale - ha detto il capogruppo dem -. Di questi tempi non si trova facilmente un investimento del genere dall’oggi al domani. All’ipotesi di un ampliamento del centro commerciale preferisco avere un’area che si rilancia con lo sport e favorirà la crescita dei ragazzi”.
La parola è poi passata a Silvia Cina, portavoce del Movimento Cinque Stelle, che ha proposto di rinviare la discussione dell’argomento: “Non abbiamo avuto il tempo di parlarne, di formarci un’idea - ha osservato la capogruppo pentastallata -. Quanti metri quadri ricopre il centro commerciale sportivo? Come sono disposti gli elementi presentati? Qual è il rapporto con la città? Non sappiamo nulla di tutto questo”.
Nelle dichiarazioni di voto la maggioranza ha tagliato corto sulle critiche dell’opposizione e la variante al piano regolatore è passata, ora approderà in Consiglio comunale dove l’approvazione appare scontata. "Oggi dobbiamo preoccuparci di chi chiude, non di chi vuole investire sulla nostra città - ha concluso Serale -. Ricordiamoci che si tratta di una variante rispetto a una potenzialità non legata alla proprietà"