Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
Chiedo ancora una volta ospitalità sulla sua testata giornalistica in merito alle vicende di piazza Grande a Vignolo. Ho letto con attenzione la lettera mandata dal Sig. Sindaco Danilo Bernardi a mezzo stampa dove rispondeva alla mia lettera e quella della minoranza comunale.
Innanzitutto vorrei rispondere che in ballo non c’era nessun accordo, soprattutto da parte di chi non sa ancora se e come vorrà scendere in campo. Se per il Sig. Sindaco, colloquiare sul futuro di Vignolo significa chiedere un'alleanza, allora capisco che l’esperienza politica non è pari a quella amministrativa che lo vede impegnato ormai da due mandati nel nostro comune. Il sottoscritto ha incontrato l’attuale sindaco ma non solo: ho anche incontrato il Sig. Roberto Giraudo, anche lui tra i possibili candidati sindaco, per capire il suo progetto in vista delle elezioni. Non c’è stato alcun accordo di sorta con nessuno, se non colloqui informali e piacevoli con tutti e due i contendenti. Sono fermamente convinto che prima di prendere una decisione che non ho ancora maturato, io debba capire se c’è la possibilità di avere compagni di viaggio che abbiano la mia stessa visione di come debba essere il comune da qui a dieci anni.
In seconda analisi le osservazioni fatte da me nella mia precedente lettera, vertevano nel “liberare” la vecchia scuola creando così nuovi spazi che oggi purtroppo sul territorio comunale mancano, e mancheranno ancora di più quando l’unica piazza coperta utile per le manifestazioni, sarà demolita a favore del refettorio scolastico. La piazza centrale del paese sarà interessata per almeno un anno da lavori per la realizzazione di questo progetto con i probabili disguidi che porterà a cittadini, residenti e attività commerciali, ovviamente mi auguro di sbagliare. È richiesta sensibilità su un tema come questo anche da parte di chi abita più lontano e la piazza la vive meno. Che sotto il palazzo comunale ci sia l’ambulatorio del medico di base è cosa nota a tutti, anche a me, ma è altrettanto noto a tutti che dare nuovi spazi non è solo opportuno, direi necessario. Accorpare gli ambulatori dei due medici di base che operano in paese, nell’odierna scuola elementare, avrebbe dato modo alla cittadinanza di avere a disposizione più parcheggio, visto che nella zona del comune scarseggia. Creare un polo scolastico di Vignolo nella zona dove ora sorge l’asilo, rimane per me un'ottima idea, soprattutto alla luce dei fondi stanziati per il refettorio scolastico e cioè oltre un milione di euro a fronte dell’abbattimento della struttura esistente quella si, polifunzionale che a suo tempo costò circa 850.000.000 di lire pagati con avanzo di amministrazione, e oltre 80.000 euro per l’abbattimento della struttura esistente senza la possibilità di recupero di alcun materiale, utile forse a qualche attività del territorio. In merito alla segnalazione fatta dal nostro Sindaco rispetto la quale l’incremento demografico a Vignolo sarebbe terminato e quindi si va incontro ad una decrescita, denoto una contraddizione in termini: se la popolazione ha smesso di crescere, per quale motivo costruiamo un refettorio aggiuntivo con una mensa già esistente che puo’ ospitare 120 bambini?
Rilevo infine, ed è un discorso di carattere generale, che i fondi PNRR sono utilissimi ma talvolta creano danni poiché le amministrazioni pur di spendere questi soldi, lo fanno con poca lungimiranza e a volte con progetti rivedibili. Io non vorrei che la bagarre per le amministrative che comincia a dare i primi segnali, sia
contraddistinta da progetti estemporanei, proclami utili a muovere qualche voto, e non da una visione che dovrebbe vedere protagonista il nostro comune e la nostra comunità da qui ad almeno dieci anni nell’interesse non dei candidati, ma dei cittadini tutti. La mia eventuale candidatura non potrà mai essere accompagnata da chi prende decisioni così importanti per Vignolo senza prima confrontarsi coi cittadini, anche per questo motivo invito i contendenti alla poltrona di Sindaco ad un confronto costruttivo e pubblico, anche se purtroppo tardivo poiché le decisioni sono ormai prese.
Denis Scotti