Per generazioni di bambini cuneesi, che l’hanno conosciuto già abbandonato all’incuria, era un luogo inaccessibile e misterioso, un giardino segreto nel polmone verde della città, il viale degli Angeli.
Dell’antico splendore patrizio resistevano i piloni d’ingresso con l’iscrizione “villino Sarah” sui due lati della cancellata, scomparsa da tempo immemorabile. Da oggi questa è l’ultima vestigia rimasta della dimora risalente a fine XIX secolo: in mattinata le ruspe hanno abbattuto quel che restava dell’edificio, come da programma. A nulla è servita la ventennale battaglia intentata dalle associazioni di tutela del patrimonio storico, con tanto di ricorso (respinto) al Consiglio di Stato: nel dicembre 2017 si era arrivati anche al sequestro della villa, poi revocato dal gip una volta accertata l’insussistenza dei reati ambientali ipotizzati.
La Procura aveva agito dopo un esposto del comitato Salviamo villa Sarah che denunciava la rimozione di alcuni affreschi di pregio su pareti e soffitti della villa. A ottobre 2016 una serie di “fumate” dalle finestre della palazzina avevano destato il sospetto che qualcuno avesse utilizzato materiale abrasivo per danneggiare le decorazioni, le cui foto erano state esposte durante una mostra in corso Nizza. Due mesi dopo, in un sopralluogo, la Sovrintendenza non rilevò traccia degli affreschi.
“Era un angolo bellissimo della città che cambia radicalmente aspetto. Sono arrivati all'atto conclusivo nonostante un'opposizione di vent'anni da parte della cittadinanza e del comitato. Per noi è un atto davvero difficile da digerire” ha commentato a caldo
Alberto Collidà, presidente della sezione di Cuneo di Italia Nostra.
Ugo Sturlese, alfiere della protesta contro la demolizione in Consiglio comunale e autore di una recente interpellanza sulla
supposta non conformità dei lavori rispetto al progetto originale, aggiunge:
“Siamo addolorati per questo oltraggio ambientale alla nostra città. Ora dovranno fare un nuovo PEC, perché ci sono stati cambiamenti sostanziali sui materiali costruttivi e altri aspetti del progetto. Siamo pronti a dare battaglia”.
Al posto della villa demolita sorgerà il complesso Les Nouvelles: sei edifici residenziali, con ventiquattro alloggi di lusso, in cambio della cessione al Comune di un’area verde di 29.086 metri quadri che si sviluppa lungo il viale (a monte di villa Sarah verso il santuario), compresi villa Luchino e la zona dove sorge il parco giochi - che in precedenza era di proprietà privata. Il progetto è realizzato dalla Aquileia Capital Service, una controllata della multinazionale americana del mattone Bain Capital, che ha acquisito la proprietà dalla Granda Immobiliare spa. Su Facebook molti cuneesi hanno potuto visionare in questi giorni, tra le inserzioni sponsorizzate, i rendering del complesso edilizio presenti sulla pagina di Les Nouvelles: “Edifici efficienti e innovativi, con diverse soluzioni abitative dotate di ogni comfort e di tutte le ultime tecnologie” li descrive l’inserzione immobiliare. Una soddisfazione per chi avrà la fortuna di aggiudicarsi gli alloggi, venduti a prezzi non proprio accessibili a tutte le tasche. Ai più il rammarico per una vicenda che, forse, sarebbe potuta finire in un altro modo.