"Il vino del Piemonte è un prodotto d’eccellenza assoluta, riconosciuto e celebrato in tutto il mondo, e rappresenta un comparto produttivo di enorme valore economico. La Regione Piemonte dice un fermo “no” alla norma europea che permetterebbe all’Irlanda di etichettarlo come “prodotto gravemente nocivo alla salute”. Per questo motivo ho presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno che impegna con urgenza la Regione Piemonte ad avviare, assieme al Governo nazionale e alle altre Regioni, un’azione presso la Commissione Europea perché blocchi questo provvedimento e ponga le basi affinché questo non si ripeta in futuro con altri Paesi Ue".
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Lascaris Paolo Bongioanni annuncia l’iniziativa dell’ordine del giorno intitolato Difesa della qualità del vino piemontese presso i consumatori comunitari e contrarietà alla nuova etichettatura sul vino prevista dall’Irlanda.
Il settore vitivinicolo in Piemonte vale oltre 1 miliardo di euro, con una produzione pari a quasi 2,26 milioni di ettolitri che ne fa la seconda regione italiana per fatturato e un export di rilevanza che interessa circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% consumato nei paesi comunitari e il 30% nei paesi extra Ue. In costante crescita la superficie vitata, attualmente a quota 45.823 ettari, e una produzione che si fregia di 59 denominazioni d’origine, con 18 Docg e 41 Doc che coprono circa l’83% della produzione regionale.
"Oltre dieci nazioni europee, Italia compresa - spiega Bongioanni - hanno espresso critiche alla proposta irlandese, che avrebbe potuto essere superata se solo la Commissione Europea si fosse espressa entro il termine del periodo di sospensione della norma. Questo può costituire un pericoloso precedente e generare un danno enorme per il settore vitivinicolo italiano. Ovviamente bisogna evitarne un consumo smodato, ma in questo caso qual è l'alimento che non farebbe male?".
L’ordine del giorno proposto da Bongioanni impegna pertanto la Giunta regionale del Piemonte a:
1) Esprimere la propria contrarietà riguarda la decisione del governo irlandese inerente la nuova etichettatura prevista nel paese che appone sulle bottiglie di vino e di altri alcolici venduti in Irlanda una tabella dei rischi legati al consumo di queste bevande similare a quanto previsto con altri prodotti come quelli derivanti dal tabacco.
2) Attivarsi in sede comunitaria e in coordinamento con le altre Regioni italiane e il Governo nazionale affinché la Commissione Europea intervenga per correggere la decisione assunta dal governo irlandese di cui al punto 1 e per prevenire altri casi similari che potrebbero verificarsi in altri stati membri della Unione Europea.
3) Promuovere, assieme alle Asl territoriali e in coordinamento con il Ministero della Salute, azioni di comunicazione al consumatore inerenti le qualità benefiche, certificate scientificamente da diversi studi internazionali, di un consumo moderato e responsabile di vino di qualità e prodotto in modo conforme alla legislazione nazionale e comunitaria vigente in materia.