In controtendenza rispetto all’andamento generale calano dello 0,4% al dettaglio i prezzi di vendita del vino mentre i costi di produzione a carico delle cantine balzano a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dell’inflazione a febbraio 2022 che evidenziano una grave criticità per il settore, unico a scendere nella spesa alimentare, che cresce del 5,7% a livello generale.
Gli effetti della guerra in Ucraina con l’esplosione dei costi di produzione per le aziende agricole – spiega Coldiretti Cuneo – si sommano a quelli delle politiche commerciali adottate al dettaglio, con sottocosto e promozioni.
“Una situazione difficile per il vino tricolore che è già stato colpito dalla crisi della ristorazione a causa del Covid e ora subisce anche gli aumenti legati ai trasporti, ai rincari dell’energia e degli imballaggi. In alcuni settori come quello vitivinicolo – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Serve, quindi, un adeguamento dei listini per sostenere un comparto di eccellenza, cruciale per l’economia provinciale”.
Un comparto – sottolinea Coldiretti Cuneo – che coinvolge 6.500 imprese, conta una superficie vitata di oltre 16.000 ettari, una produzione di quasi 1 milione di ettolitri e ben 18 DOC e DOCG che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini.