Il malessere nelle carceri piemontesi è ormai tema di dibattito quotidiano. Una nuova denuncia arriva dal segretario generale FNS Cisl Cuneo Sergio Viale. "Violenze fisiche e verbali sono comportamenti che il personale di Polizia Penitenziaria deve subire. L’aumento di questi incresciosi episodi ha raggiunto il culmine lunedì scorso, con gli scontri avvenuti nel carcere di Cuneo e che hanno portato alla luce una situazione insostenibile", si legge nel comunicato diffuso stamattina, giovedì 21 novembre.
Il Sindacato FNS Cisl di Cuneo denuncia la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione penitenziaria: "Nonostante i pesanti atti non possano essere di certo imputati direttamente all’amministrazione, la mancanza di misure preventive e di risorse adeguate per tutelare la sicurezza dei lavoratori è ormai un’emergenza che il sindacato denuncia da tempo. La categoria accusa il fatto che non è più accettabile che il personale, non solo i poliziotti penitenziari ma anche tutte le persone presenti nella Casa Circondariale, educatori, medici, infermieri, rischiano quotidianamente la propria incolumità. La paura e l’ansia per il rischio di aggressioni sono sempre più frequenti".
“La situazione non riguarda solo Cuneo, - spiega Viale - ma anche altri istituti della provincia, come Alba, Saluzzo e Fossano, dove le violenze sono in aumento. La carenza di personale soprattutto quello graduato e di comando, nonché il continuo ricorso allo straordinario, aggravano ulteriormente la situazione. Mancano i ruoli intermedi, come Ispettori e Sovrintendenti, e la loro mancanza rende ancora più difficile garantire la sicurezza e la stabilità nelle strutture. Chiediamo un intervento urgente da parte dell’Amministrazione Penitenziaria Regionale e Centrale per ripristinare condizioni lavorative sicure e dignitose, capaci di contenere le violenze e di garantire un lavoro in sicurezza. Sarebbe un bel gesto di vicinanza se l’Amministrazione si costituisse parte civile nei procedimenti penali contro i detenuti coinvolti in tutela dei malcapitati poliziotti penitenziari”.
Gli atti incresciosi, purtroppo non riguardano solo il personale ma anche atti vandalici verso i beni interni al carcere. La struttura di Cuneo, con particolare riferimento al padiglione dove negli ultimi tempi si sono verificati numerosi disordini e di recente costruzione, prevede nelle camere di pernottamento acqua calda, doccia in camera e riscaldamento a pavimento. Questa struttura ha subito ingenti danni e i costi per la sistemazione saranno imputati a carico dell’intera collettività.
Sulla questione è intervenuto il Segretario generale UST Cisl Cuneo Enrico Solavagione: “Sacrosanto discutere di un sistema detentivo evidentemente migliorabile e che abbia come obbiettivo il recupero delle persone detenute, ma troppo poco si parla delle condizioni nella quali i poliziotti penitenziari operano. Gli Agenti della Polizia penitenziaria lavorano in un contesto difficile, sotto organico, spesso fatti oggetto di aggressioni brutali, di cui spesso tv e giornali, presi da altre questioni, parlano poco. Incontro frequentemente questi Poliziotti che lavorano con passione e dedizione, mi chiedono di fare un’operazione verità, far conoscere all’esterno le molteplici problematiche della loro professione. La Cisl ritiene necessario accendere i riflettori sulla loro condizione lavorativa. Insieme alla FNS incalzeremo i parlamentari della provincia affinché le loro istanze abbiano voce. Non è accettabile il trattamento riservato a questi lavoratori della sicurezza. Come Cisl da tempo sosteniamo che bisogna lavorare insieme ad un patto sociale che affronti i problemi di questo Paese, da tempo sosteniamo pericoloso fomentare le piazze, appiccare fuochi, quello a cui abbiamo assistito in queste settimane nelle piazze italiane e di questa Regione e inaccettabile, c’è stato un attacco sistematico e violento alle Forze dell’ordine, le quali garantiscono la sicurezza di tutti noi. Polizia, Polizia Penitenziaria, Carabinieri, Polizia Locale prima ancora che tutori dell’ordine sono persone e lavoratori ai quali si deve gratitudine per il lavoro che svolgono quotidianamente in un clima purtroppo di crescente criminalità. È sempre più prezioso il loro instancabile lavoro. A questi lavoratori la Cisl e la FNS non faranno mancare il loro appoggio”.