CUNEO - "Volano i prezzi del cibo, ma ai contadini prodotti pagati il 10,4% in meno rispetto all'anno scorso"

L'analisi di Coldiretti sulla base delle quotazioni dell'indice FAO a gennaio 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023

06/02/2024 17:07

Volano i prezzi del cibo per la spesa delle famiglie ma ai contadini i prodotti agricoli vengono pagati il 10,4% in meno rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base alle quotazioni dell’indice FAO nel gennaio 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che evidenzia cali nei campi a livello globale che vanno dal -18% per il latte alla stalla al -19% per i cereali nei campi.
 
Se i compensi pagati ai contadini sono crollati a gennaio - denuncia Coldiretti Cuneo - sono cresciuti i prezzi di vendita dei beni alimentari su valori che vanno dal +5,7% per l’Area Euro al +5,9% per l’Italia. Un andamento che - sottolinea la Coldiretti - ha portato al contenimento dei consumi alimentari con i cuneesi e gli italiani che spendono di più per mangiare di meno, mentre i produttori agricoli non riescono neanche a coprire i costi di produzione.
 
Dal grano al pane - sottolinea Coldiretti Cuneo - il prezzo aumenta fino a venti volte, ma le anomalie lungo la filiera sono evidenti anche nei prodotti freschi come l’ortofrutta il cui prezzo aumenta da tre a cinque volte dai campi agli scaffali, nonostante non debbano subire trasformazioni dal campo alla tavola.
 
Per combattere le distorsioni è stato approvato il Decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente sostenuto dalla Coldiretti con i trattori a Bruxelles, che prevede lo stop a 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.
 
La norma prevede soprattutto che i prezzi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non siano inferiori ai costi di produzione: la Coldiretti è stata la prima ed unica a volerla applicare aprendo una vertenza con la denuncia della multinazionale francese Lactalis per aver modificato unilateralmente il contratto con gli allevatori fornitori di latte. Un’azione che ha avuto adesso un primo positivo riscontro con l’ICQRF che ha evidenziato delle violazioni della norma sulle pratiche sleali.
 
“Si tratta solo della prima vittoria di una battaglia che sarà lunga e difficile a tutela del reddito delle nostre imprese” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, che precisa: “Abbiamo iniziato con il latte ma siamo pronti a mobilitarci su tutte le filiere per impedire altre pratiche sleali contro gli agricoltori come nel comparto ortofrutticolo dove il tema del rispetto del prezzo minimo è particolarmente grave”.
 
“Molte aziende agricole hanno timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti imposti da grandi gruppi industriali e catene distributive. La discesa in campo della nostra Coldiretti garantisce l’anonimato sulla denuncia della singola impresa e quindi offre un maggiore potere contrattuale” spiega il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro