Dopo Friuli-Venezia Giulia, Calabria e provincia autonoma di Bolzano, dal 20 dicembre anche Marche, Liguria, Veneto e provincia autonoma di Trento sono passati dalla zona bianca alla zona gialla. A causa dell’aumento dei contagi, spinto anche dalla variante Omicron, altri territori rischiano di colorarsi di giallo entro la prossima settimana. Tra le regioni in bilico c’è il Piemonte.

 

Per entrare in zona gialla bisogna superare i tre parametri considerati cruciali per l’andamento della pandemia: il 10% dei posti letto in terapia intensiva, il 15% dei reparti ordinari e l’incidenza settimanale dei nuovi casi pari o superiore a 50 contagi ogni 100mila abitanti.

 

Ad oggi la nostra regione ha raggiunto la soglia per le terapie intensive del 10% e il tasso di occupazione in area medica è molto vicino al limite, al 14%. Inoltre ieri ci sono stati 3200 contagi in regione, non succedeva da oltre un anno. Secondo questi dati il Piemonte rischia di andare in zona gialla già dal prossimo lunedì 27 dicembre. 

 

"Siamo alle soglie dei limiti indicati per il passaggio di colore e già dopo Natale il cambiamento di zona e probabile. - ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi a Repubblica - Si chiarirà nelle prossime ore se dopo Natale vuol dire già dal 27 dicembre o dopo Capodanno”.

 

Il principale cambiamento della zona gialla è l’obbligo di mascherina protettiva all’ aperto per tutti, oltre ad alcune limitazioni sui numeri in locali e ristoranti (al massimo 4 persone al tavolo). Il tutto al netto delle nuove misure di contrasto alla pandemia annunciate dal Governo per la giornata di domani.