CUNEO - Zootecnia, Coldiretti Cuneo: "Il Parlamento ferma la norma UE ammazza stalle"

I vertici provinciali dell'organizzazione: "Assurdo equiparare gli allevamenti alle industrie"

12/07/2023 09:21

"Abbiamo fermato in Europa la norma ammazza stalle, con la decisione di lasciar fuori gli allevamenti bovini dalla revisione della direttiva sulle emissioni industriali che salva un settore cardine del Made in Italy". È quanto afferma Coldiretti nel rivendicare la decisione del Parlamento Europeo che ha votato con la maggioranza di 367 voti a favore l'esclusione dei bovini e lo stop ad ulteriori oneri per suini e pollame. "Un testo che – sottolinea Enrico Nada Presidente di Coldiretti Cuneo – va incontro alle richieste della nostra Organizzazione che per prima aveva denunciato l'assurdità scientifica di paragonare le stalle alle fabbriche e avviato su questo una campagna di sensibilizzazione in Italia ed in Europa. Il testo boccia la proposta della Commissione europea di ampliare le attività coperte dalla direttiva agli allevamenti di bovini da 150 capi in su, la quale avrebbe portato alla perdita di posti di lavoro con la chiusura di molti allevamenti di dimensioni medio-piccole, minando la sovranità alimentare ed il conseguente aumento della dipendenza dalle importazioni di prodotti animali da Paesi terzi, che hanno standard ambientali, di sicurezza alimentare e di benessere animale molto più bassi di quelli imposti agli allevatori dell'Unione. O, ancora peggio di spingere verso lo sviluppo di cibi sintetici in provetta, dalla carne al latte cibi sintetici".
 
"Equiparare gli allevamenti – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo - anche di piccole/medie dimensioni, alle attività industriali, sarebbe stato ingiusto e fuorviante rispetto al ruolo che essi svolgono nell'equilibrio ambientale e nella sicurezza alimentare in Europa. Siamo riusciti a fermare un approccio ideologico fondato su dati imprecisi e vecchi che avrebbe avuto impatti negativi sull'ambiente con la perdita di biodiversità, paesaggi e spopolamento delle nostre aree rurali. Ora l'esclusione dovrà essere consolidata dopo i negoziati che si apriranno con il Consiglio UE".
 

c.s.

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