Riposta la corona di Miss Italia, ripiegati gli abiti lunghi da sfilata, la nuova regina della bellezza italiana torna a essere solo Francesca, una diciannovenne di Cervere. Almeno per qualche giorno, visto che gli impegni non tarderanno ad arrivare. La famiglia era tornata da Salsomaggiore già domenica, lei invece si è fermata un giorno in più per shooting e interviste: “Cosa ho fatto appena arrivata a casa? Mi sono messa sotto le coperte. Erano giorni che non dormivo ed è stato un sollievo riuscire finalmente a riposarmi. Ora sono pronta a ripartire con tutta l’energia”.
Se attraverso l’occhio delle telecamere lei e le altre aspiranti sono sembrate a tratti algide - e anche un po’ impacciate, com’era inevitabile -, parlandole ci si rende conto che Francesca Bergesio merita davvero la fama di ragazza della porta accanto, talvolta appiccicata in maniera posticcia addosso alle miss. Fra l’altro è la prima volta che una cuneese arriva a questo traguardo: c’era andata vicina, nel 2000, Elisa Isoardi, eletta Miss Cinema e poi avviata a una carriera televisiva di tutto rispetto. “Sì, è un traguardo che sono molto fiera di portare in provincia di Cuneo. Ma sto realizzando solo pian piano cosa significhi tutto questo” ammette Francesca. Tra dieci anni vedremo anche lei presentare Linea Verde? Più probabile ritrovarla sui grandi schermi, come un’altra illustre “collega”, Miriam Leone: “Spero tantissimo di essere nel cinema, perché la recitazione mi ha rubato il cuore, anche grazie a Miss Italia e alla mia agente regionale Mirella Rocca. Ma non voglio chiudermi a riccio: voglio conoscere tutte le strade e capire chi intendo diventare”.
Sul palco di Miss Italia, in effetti, questa passione si è notata. Anzi, forse è stata proprio la prova di talento a consentirle di svettare sulle altre concorrenti. La cerverese ha scelto di portare un monologo letterario, condensato in un minuto, ed è apparsa spigliata e provvista di una bella dizione. La scelta del testo, “Alice nel paese delle brutte meraviglie” della scrittrice sarda Anna Steri, è stata tutta sua: “Ci ho riflettuto molto e ho pensato che far sentire sul palco la voce delle donne che subiscono violenza fosse una cosa molto importante. Volevo in qualche modo annullarmi, fare in modo che loro fossero lì con me”.
A rendere la serata frizzante, però, ci hanno pensato soprattutto i giurati, in special modo Giuseppe Cruciani e Vittorio Sgarbi. Il presidente di giuria, in bilico fino all’ultimo (aveva annunciato, ritirato e poi confermato la presenza), ha dato vita a uno show nello show che ha esaltato chi commentava sui social la diretta: telefonate, polemiche, parolacce, anche un botta e risposta con la padrona di casa, Patrizia Mirigliani, che lo invitava a non squadrare da vicino le ragazze. E una domanda velenosa alle finaliste, accusate di criticare troppo gli uomini: “Potreste diventare lesbiche?”. “Con la giuria c’è stato amore e odio - confessa la neomiss -, anche momenti di tensione in cui ci hanno messe alla prova. Ma li ringrazio perché alla fine mi hanno scelta e perché penso fosse importante testarci, spronarci a dare il meglio”. Nessun imbarazzo di fronte alle occhiate di Sgarbi: “Anzi, è giusto che se uno non vede si avvicini”. Però? “Forse la battuta sulle lesbiche me la sarei risparmiata, ma perché non ha senso vederlo ancora come un problema. Soprattutto da parte di una persona di spessore come lui”. Un punto su cui invece Francesca è d’accordo con Sgarbi, ma anche con gli organizzatori della manifestazione, è la scelta di limitare la partecipazione alle donne anziché aprire alle trans, come si è fatto altrove: “Assolutamente sì, come in ogni concorso c’è un tema e una categoria di riferimento: Miss Italia celebra chi è nata donna ed è giusto che sia così”.
Un’altra polemica ha riguardato, come da diversi anni a questa parte, l’assenza della Rai. Con la tv pubblica una trattativa c’era stata, non se n’è fatto nulla. Certo se le telecamere di Raiuno fossero state lì, con il membro della commissione di vigilanza Rai Giorgio Bergesio in platea, le polemiche sulla vittoria di sua figlia sarebbero state ancora più veementi. Lei non se ne cura, anzi si dice convinta che l’evento meriti di tornare nelle case degli italiani: “Questo concorso esiste da 84 anni e ha segnato la storia nazionale: io sono cresciuta guardando Miss Italia sul divano con la mia famiglia e sognando di essere lì. Non vedo perché non possa andare sulla Rai un concorso che dà voce alle donne, celebrando una bellezza esteriore che è sempre una forma d’arte, ma mostrando anche che le donne non sono burattini”.
“Di una cosa - aggiunge - sono certa. Cioè che sono stufa delle polemiche sia verso il concorso, sia sul fatto che mio padre è un senatore della Lega. Mio padre non si è mai immischiato, proprio per non creare polemiche. È sempre stato molto lontano dal nostro mondo, anche a costo di perdersi alcuni momenti belli che avremmo potuto goderci assieme. Anche se mio papà è un personaggio, io sono un’altra persona. Devo avere pari opportunità con le altre ragazze per mettermi in gioco”.