Dopo un silenzio durato tre giorni, dall’
unica replica alla sanzione di oltre un milione di euro comminata alle sue società,
Chiara Ferragni torna a parlare della vicenda “Pink Christmas”, il pandoro realizzato in collaborazione con Balocco i cui proventi - almeno a giudicare dai messaggi lanciati dall’influencer - avrebbero dovuto sostenere l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Nulla di tutto ciò era vero: la donazione di 50mila euro l’aveva fatta la sola Balocco, mesi prima. Per questo l’Antitrust ha inflitto una “stangata” all’imprenditrice digitale e un’altra multa da 420mila euro all’azienda dolciaria fossanese.
Domenica a parlare era stato
Fedez, replicando alle critiche della premier
Giorgia Meloni che aveva accusato Ferragni di “finta beneficenza”. Oggi è stata lei stessa a ritornare sulla questione, con un piglio molto meno battagliero rispetto al precedente messaggio: allora aveva difeso la bontà dell’operazione avviata con Balocco (
un fiasco commerciale, per inciso, con il 20% dei pandori invenduti) e deplorato il fatto che
“ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede”. Stavolta, con la voce incrinata dal pianto, la star di Instagram chiede scusa:
“Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia e questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare e che quando capita bisogna ammetterlo e se possibile rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Questo è quello che voglio fare ora: chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto”.
Quindi l’annuncio: “Devolverò un milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini. Ma non basta: lo faccio pubblicamente perché mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficienza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci”.
Ferragni tuttavia rimane ferma nella volontà di impugnare il provvedimento dell’autorità garante, che definisce “sproporzionato e ingiusto”: “Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione una attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio. Ma, se la sanzione definitiva dovesse essere - come spero - inferiore a quella decisa dall’Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far sì che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo”.
Nel frattempo dalla Procura di Cuneo arriva una smentita ufficiale alle voci sul possibile avvio di un’indagine penale a carico della creatrice di “Blonde Salad” e della Balocco: “Non ci è arrivato nulla e nessuna indagine d’ufficio è in corso” fa sapere il procuratore capo Onelio Dodero.