I dati regionali raccontano che negli ultimi anni hanno chiuso le televisioni locali Telesubalpina e Telestudio. Se Grp è fallita, ma continua ad andare in onda e Telegranda ha chiuso per poi riaprire, a non aver interrotto le trasmissioni restano Rete7, Telecity, Quartarete, Videogruppo, Rete Canavese, Telecupole e Prima Antenna. Delle trentuno radio locali, cinque hanno chiuso e mentre i siti di informazione online proliferano, la carta stampata tiene botta. Nella sola provincia di Cuneo sono diciotto i settimanali dedicati al territorio più il quotidiano 'La Stampa'.
Per fare un'analisi più approfondita della situazione la Cgil ha organizzato nella mattinata di oggi, martedì 16 ottobre, presso il Centro Congressi 'Il Giardino dei Tigli' di Cussanio il convegno 'Editoria nella Granda – dignità di una professione da tutelare'.
Tra gli argomenti in discussione una attenzione particolare è stata posta alle tipologie dei contratti collettivi e al loro rinnovo , ai cosidetti contratti "pirata", ad esempio quello degli aeranti-corallo per le radio private, ai compensi per le prestazioni professionali che, talvolta, arrivano a singhiozzo o in ritardo, a quei lavoratori, poco o male tutelati, che scrivono su alcune testate online.
Tra i relatori dell'incontro il responsabile della redazione cuneese de 'La Stampa' Gianni Martini, Barbara Pasqua, direttore della società cooperativa More News. A condurre l'incontro Giulio Botto, giornalista di Telecupole. Presenti i rappresentanti della CGIL regionale e provinciale Eric Poli, Pietro Gabriele, Walter Biancotto e Davide Masera.
“Il cartaceo in provincia di Cuneo nel '94 vendeva 34 mila copie al giorno, oggi ne vende la metà – ha affermato Martini rispetto alla contrazione del mercato del cartaceo – la nostra redazione non aumenterà, ma nemmeno diminuirà il personale”. Il responsabile de 'La Stampa' di Cuneo ha poi analizzato la situazione dei collaboratori 'a pezzo': “Ho fatto delle battaglie per il riconoscimento del lavoro giornalistico. Oggi siamo in una situazione difficile, in cui editori improvvisati usano i contratti di collaborazione. Quindici euro ad articolo non sono sufficienti per consentire a un giornalista di essere indipendente”.
Barbara Pasqua, direttrice di More News società che edita il quotidiano TargatoCn, ha tra le altre cose, posto l'accento sull'evoluzione dell'informazione online negli ultimi anni: “Quando ho iniziato abbiamo avuto momenti difficili, in cui abbiamo versato lacrime e sangue, oggi abbiamo otto dipendenti a tempo indeterminato più 15 collaboratori”.