FOSSANO - Conad fa marcia indietro sul polo logistico di Fossano: "Non procederemo alla sottoscrizione dell'accordo"

Bagarre in Consiglio comunale dopo l'annuncio del sindaco Tallone. Sul progetto erano stati depositati quattro ricorsi al Tar. La città perde 150 potenziali posti di lavoro

s.m. 30/11/2021 15:15

A due mesi dal via libera del Consiglio comunale di Fossano alla variante al Piano Regolatore per la costruzione di un polo logistico della Conad nell’area tra via Villafalletto e via Ceresolia c’è un clamoroso dietrofront. 
 
Caredio Group e Logistic Hub Spa, le due società coinvolte nell’affare, hanno recapitato una nota al Comune nella quale annunciano il passo indietro: “Non intendiamo procedere alla sottoscrizione dell’accordo procedimentale”. Ne ha dato notizia il sindaco Dario Tallone nel Consiglio comunale di ieri sera, lunedì 29 novembre.
 
Una mossa, quella del colosso della gdo, del tutto inaspettata. Tanto più che nelle scorse settimane la Conad aveva preso posizione con un comunicato stampa per difendere la “sostenibilità ambientale” del progetto. A mettere in discussione la pratica erano stati ben quattro ricorsi al Tar, due presentati da Lannutti, uno da cinque associazioni ambientaliste e un’altro ancora da un privato. Nell’occasione l’azienda aveva aperto a un confronto: “Potremmo riconsiderare anche altri siti, come l’area ex Michelin, nell’ipotesi in cui l’amministrazione comunale fosse in condizione di dare tempi e modi per una ristrutturazione del piano viario in linea con gli obiettivi del progetto di polo logistico”.
 
Dopo l’annuncio nell’assemblea cittadina è scoppiata la bagarre, con reciproche accuse tra maggioranza e minoranza. Il centrodestra, con Giorgio Bergesio, ha accusato il Partito Democratico di aver messo i bastoni tra le ruote a un progetto che avrebbe portato lavoro in città, mentre dai banchi del centrosinistra sono giunte parole forti, come “scelta folle” e più richiami alla fondatezza dei ricorsi. L’arrivo del centro logistico in città avrebbe portato (potenzialmente) 150 nuovi posti di lavoro, oltre il centinaio di persone che sarebbero arrivate dall’attuale sede di Quiliano, nel Savonese, struttura ritenuta obsoleta. Conad si era impegnata addirittura a pagare mille euro per ogni dipendente non assunto. Tra i punti critici del nuovo insediamento il consumo del suolo e un aumento del traffico stimato in circa 350 camion al giorno. 
 
Tallone ha annunciato che palazzo Civico non farà opposizione ai ricorsi, lasciando la palla in mano alla Conad, che ora ha le mani libere per valutare nuove opportunità. Il disinteresse del primo cittadino leghista farebbe pensare a una definitiva ‘rottura’ della cooperativa bolognese con la città degli Acaja, ma gli ulteriori sviluppi si conosceranno solamente nelle prossime settimane.

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