Disponendo la sanificazione degli uffici comunali, l’amministrazione fossanese aveva invitato i dipendenti a “produrre idoneo giustificativo”, in sostanza a prendere un giorno di ferie o di permesso retribuito. Una decisione criticata dai rappresentanti della funzione pubblica di Cgil e Cisl - anche perché assunta a loro dire con scarso preavviso - ma difesa dal sindaco con la successiva replica.
Alcuni passaggi di questa, tuttavia, sono stati ritenuti illegittimi dal giudice del lavoro Paola Elefante, che a seguito di un ricorso promosso da Fp Cgil e Cisl Fp presso il Tribunale di Cuneo ha condannato Tallone a rettificarne i contenuti e a liquidare le spese processuali delle controparti per 3645 euro.
Di seguito riportiamo la nota di rettifica inviata alla nostra redazione: “Con riferimento alla mia lettera pubblicata sui quotidiani on line “CUNEODICE.IT”, “Ideawebtv.it”, “targatocn” e La Stampa on line ed al conseguente ricorso per condotta antisindacale promosso dalle organizzazioni sindacali FP CGIL e CISL FP avanti al Tribunale di Cuneo, voglio precisare che l’espressione di chiusura della lettera - “In conclusione voglio lanciare un messaggio ai dipendenti: quando avete un problema alzate il telefono e chiamatemi, assieme tutto si può risolvere senza doversi affidare a chi forse più che ai diritti dei lavoratori pensa ad aumentare il numero delle tessere”- è stata una esternazione frutto della tensione di quei giorni. Non è stata e non è mia intenzione disconoscere e svilire il ruolo del sindacato e della rappresentanza sindacale nonché l’importanza del confronto”.