Non è mai troppo tardi per l’alfabetizzazione economica di famiglie e giovani generazioni. Anche perché ai MasterChef devono affiancarsi sempre di più - nella programmazione dei palinsesti - delle figure tipo “MoneyChef” che sappiano indicare ai risparmiatori il menù delle definizioni dei rischi e delle opportunità. “Servono meno cuochi e meno pentole e più conoscenza dei temi economici e finanziari. Il servizio pubblico radio-tv può svolgere un ruolo molto importante se non strategico e analogo a quello che svolse con le celeberrime rubriche di alfabetizzazione grammaticale negli anni Sessanta”, ha spiegato Beppe Ghisolfi presidente di banca Crf e Vice nazionale di Acri al convegno ospitato nella grande università romana.
Un assist il cui merito è stato colto dal ragionamento del sottosegretario di Stato all’Economia Pier Paolo Baretta, intervenuto a conclusione del simposio: “Il ruolo della TV di Stato sarà al centro delle iniziative che caratterizzeranno il neo costituito Comitato per l’educazione finanziaria introdotto dalla nuova normativa in tema di risparmio. Un tema a cui dedicare progettualità e risorse nell’interesse del buon funzionamento economico generale”.
Al simposio accademico e finanziario romano ha preso parte, assieme a Ghisolfi, l'altro illustre Banchiere piemontese Gian Maria Gros Pietro, Presidente di Intesa San Paolo Gruppo, che si è anch'egli soffermato sulla rilevanza dell'educazione finanziaria come pre-condizione di ristabilimento del clima di reciproca fiducia fra banche e risparmiatori grazie alla possibilità di proiettare nel medio periodo le scelte di entrata e di uscita dei bilanci domestici.