FOSSANO - ‘Estate Ragazzi, nessun aiuto dall’amministrazione fossanese a chi si sta organizzando’

La segreteria cittadina del Partito Democratico attacca: ‘Il Comune si muove con lentezza e noncuranza’. Si guarda agli esempi degli altri grandi centri della provincia

Redazione 10/06/2020 08:13

 
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della segreteria cittadina del Partito Democratico di Fossano:
 
Gentile Direttore,

come noto, almeno a coloro che sono coinvolti perché con figli in età da 0 a 15/17 anni, dopo il blocco della attività scolare con l’attivazione della cosiddetta Dad (didattica a distanza), si sta ponendo la questione del come far trascorrere ai bambini e ai ragazzi questa estate che ci aspetta, sicuramente diversa da tutte le precedenti.
 
Sono uscite al riguardo le Linee guida nazionali, diffuse il 15 maggio, e quelle regionali il 25 maggio.
 
I comuni, insieme alle associazioni e gli enti che in passato organizzavano queste attività, si stanno muovendo per rivedere l’impianto dell’ Estate ragazzi in funzione delle nuove condizioni di convivenza imposte da Covid 19.
 
Si lavora per proporre alle famiglie qualcosa di adatto alle loro esigenze e a quelle dei loro figli; a tutt’oggi mancano indicazioni sulla fascia 0/3 anni, per il resto si parla di spazi vasti, di triage sanitario, di gruppetti poco numerosi e “fissi” con un unico animatore di riferimento.
 
A Fossano appare qualche informazione in merito sul sito del Comune l’11 maggio, le assessore Tolardo e Rattalino hanno convocato un primo tavolo tra i soggetti interessati il 19 maggio, e hanno messo in calendario convocazioni successive. Ma a giudicare da quanto riportato dai giornali locali, il Comune è ancora in alto mare e diventa quindi interessante capire come altri comuni, di dimensioni simili a Fossano, affrontano la questione.
 
A Cuneo è stato fatto un bando rivolto a tutte le realtà parrocchiali, sportive e cooperative di settore, interessate ad avviare attività di Estate ragazzi. A tutti questi soggetti verranno forniti: la formazione degli operatori (volontari e professionali), il documento relativo alla sicurezza redatto in collaborazione con l’Asl e a firma del responsabile del soggetto gestore, l’assistenza sul tema privacy, i dispositivi di sicurezza, la sanificazione delle aree pubbliche utilizzate, gli interventi per i ragazzi disabili.
 
A Bra il via alle iscrizioni è stato il 4 giugno. La proposta è differenziata per fasce di età. Quattro moduli da due settimane, dal 15 giugno al 7 agosto, dalle 8 alle 16,30, dal lunedì al venerdì. La quota di frequenza per le due settimane per l’ infanzia e la primaria è di euro 180 comprensiva di pasto. Per i ragazzi delle medie la quota è di euro 100 con pasto portato da casa. Potrà essere utilizzato per i pagamenti anche il bonus baby sitter introdotto dal Governo nel Decreto legge “Rilancio”.
 
A Cavallermaggiore, il Comune ha monitorato le esigenze della famiglie per indirizzare al meglio le risorse e metterà a disposizione i locali delle scuole materna, elementare e media per un progetto gestito da una cooperativa sociale. Inoltre sta lavorando ad un progetto per i ragazzi dai 15 ai 17 anni insieme al Consorzio Monviso solidale.
 
A Mondovì, si legge sul sito del Comune: “Compatibilmente con l’evolversi della situazione epidemiologica e della normativa, il Comune intende attivare un servizio di scuola materna e di asilo nido per l’estate 2020, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze delle famiglie con genitori entrambi lavoratori, assicurando un servizio educativo durante i mesi di luglio e agosto, anche in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19 in corso”.
 
A Savigliano, tra il resto, l’amministrazione sta organizzando anche una sorta di doposcuola per quelle famiglie i cui figli hanno avuto più difficoltà con la didattica a distanza.
 
A Saluzzo, in aggiunta alla organizzazione delle attività estive, si sta ragionando su supporti economici alle famiglie, in stile buoni, da spendere nelle attività stesse.
 
E questi sono solo alcuni esempi.
 
A Fossano, sempre per quanto si può desumere dalla stampa locale, il Comune sembra disimpegnarsi e muoversi con lentezza e noncuranza: ogni realtà è lasciata a se stessa senza alcun aiuto, né organizzativo, né economico. Chi ce la fa apre, indicativamente per numeri più limitati delle edizioni precedenti dati i maggiori costi, e chi non ce la fa desiste. È legittimo pensare che una amministrazione più impegnata sul tema e meno nelle rivendicazioni rispetto agli altri livelli istituzionali, consentirebbe una offerta più adeguata alle esigenze della città? Crediamo di si visto gli esempi di cui sopra.
 
Da parte nostra richiediamo al Comune un sollecito e fattivo coordinamento e sostegno a chi si muove. E non possiamo che ringraziare chi nonostante l’immobilismo della amministrazione Tallone sta mettendo in campo iniziative, nonché comprendere chi decide di non partire.
 
Riteniamo importante che i cittadini possano sapere di come una amministrazione seria, responsabile e attenta alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi - a differenza di quella fossanese - e dei ragazzi possa fare la differenza.
 
La segreteria cittadina del Pd Fossano

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