FOSSANO - Fossano, anche le associazioni ambientaliste contro l'abbattimento dei tigli di corso Colombo

I rappresentanti di Pro Natura, Legambiente, Lipu e Cuneo Birding scrivono al sindaco Dario Tallone

Redazione 11/03/2021 08:14

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al sindaco di Fossano Dario Tallone da alcuni rappresentanti delle associazioni ambientaliste cuneesi.
 
Egregio signor Sindaco,
siamo stati informati dai nostri soci residenti a Fossano che è intenzione dell’amministrazione comunale abbattere tutti i tigli presenti in corso Cristoforo Colombo perché creano problemi con le loro fronde ad alcuni residenti e rendono sconnesso con le loro radici il piano di calpestio. La Giunta comunale avrebbe autorizzato tale intervento considerando le piante un ostacolo alla vita civile ed un problema igienico e di sicurezza per la popolazione. Gli alberi, come Lei sa, sono esseri viventi che come noi hanno il diritto di vivere e progredire. Per di più sono esseri viventi estremamente utili per l’uomo, perché assorbono l’anidride carbonica principale responsabile dell’effetto serra, riducono la temperatura rendendo più vivibili le nostre città in questa fase di surriscaldamento climatico, hanno un benefico effetto sulla salute umana e ingentiliscono il paesaggio. Per di più, i tigli hanno il grande vantaggio di liberare nell’ambiente un piacevole profumo che annulla i miasmi del traffico cittadino. Abbiamo saputo che i problemi che consiglierebbero l’abbattimento sono essenzialmente due: l’eccessiva vicinanza delle fronde ai condomini con alterazione dell’intonaco delle facciate (!) e sporcizia ed insalubrità, e danni creati ai marciapiedi e ai cordoli dalle loro radici. Innanzitutto vorremmo precisare che le piante con le loro foglie o gli insetti che le abitano non creano sporcizia, essendo prodotti naturali che da milioni di anni svolgono il loro ruolo in natura. Semmai siamo noi che sporchiamo le nostre città (anche Fossano) abbandonando materiali non degradabili.
 
Per quanto riguarda i rami e le fronde che aggettano eccessivamente, è sufficiente provvedere ad una regolare potatura (non capitozzatura) che non danneggia la struttura della pianta, non ne mina la stabilità (alle nostre latitudini, in natura, questa azione ogni anno la fa la neve) e consente a tutti, anche ai residenti, di godere di un ambiente naturale fondamentale e prezioso. C’è poi il problema dei marciapiedi. Per risolverlo non è necessario abbattere i tigli. Intanto una rinaturalizzazione dei marciapiedi con eliminazione dei cordoli non sarebbe da trascurare, ma le tecniche di manutenzione di viali alberati nelle città o nei parchi ad alta frequentazione consigliano di tagliare, ad opera di esperti, le radici emergenti senza arrecare danno alle piante, in questo caso di tiglio, che hanno radici fascicolate che si sviluppano in particolare attorno al tronco.
 
Non si obietti, signor Sindaco, che quanto da noi proposto ha un costo che l’amministrazione comunale non può sopportare. Le piante hanno un valore economico non indifferente se teniamo conto dei benefici che arrecano a tutta la collettività. Poi la cura costa molto meno dell’abbattimento e della eventuale sostituzione con nuove piante. Ci potrebbero essere problemi di stabilità su alcune piante per cui si potrebbe prendere in considerazione l’idea di qualche abbattimento. Non crediamo che tutte le 57 piante di Tilia europea siano ammalate. Comunque, essendo le nostre associazioni portatrici di interesse collettivo, le chiediamo di poter prendere visione dell’analisi di V.T.A. (valutazione della stabilità degli alberi) che avrete certamente dovuto effettuare prima della delibera di abbattimento.
 
 
Domenico Sanino – Presidente Pro Natura Cuneo
Bruno Piacenza – Presidente Legambiente Cuneo
Silvio Galfrè – Presidente Lipu Cuneo
Albino Gosmar – Presidente Cuneo Birding

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