Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
abbiamo appreso dalle pagine della Fedeltà di Fossano che la nostra città sarebbe l’unica delle 7 sorelle della provincia di Cuneo ad aver deciso di uscire dal SAI - sistema di accoglienza e integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo - completamente finanziato da Fondi Statali, che ha per capofila il Comune di Cuneo e a cui aderiscono altre 16 città della provincia.
Abbiamo avuto modo di verificare, dalla lettera inviata al Comune di Fossano dal Comune capofila, che per l’ennesima volta l’ attuale amministrazione non ha neppure dichiarato la decisione di uscire dal progetto, ma ha semplicemente scelto un imbarazzante silenzio istituzionale, stile che sta diventando tipico essendo
già stato assunto nel rapporto con altri enti. Nella lettera citata si legge infatti: “Considerato che la vostra Amministrazione, alla richiesta di disponibilità a proseguire con le attività previste dal Progetto nel triennio 2021-2023, non ha mai trasmesso formale riscontro nonostante le numerose sollecitazioni, prendiamo atto della non adesione e non volontà a proseguire gli impegni assunti nell’ ambito del Progetto Sai/Siproimi per il prossimo triennio”. A seconda del momento e della testata giornalistica da cui viene interpellato, il Sindaco svicola e parla di altro, come l’emergenza abitativa o le responsabilità, peraltro non specificate, della Cooperativa coinvolta nell’accoglienza, cosa che, se vera, avrebbe dovuto essere oggetto di richiami o contestazioni, che non risulta siano mai state avanzate.
Abbiamo inoltrato una interrogazione al Sindaco ed attendiamo una risposta scritta, che renderemo nota alla cittadinanza, sulle vere motivazioni che sorreggono la decisione di interrompere questa forma di collaborazione territoriale. Motivazioni il cui deliberato intento appare mosso più da sentimenti discriminatori, e forse di consenso in un certo elettorato, che da quelli civili di una saggia e lungimirante politica di accoglienza di chi è qui alla ricerca di possibili orizzonti di vita e di integrazione. Una politica questa che, probabilmente non a lui, ma certamente appartiene al sentire più profondo di questa Città, così come appartiene agli auspici espressi, con coraggio e nettezza, da Papa Francesco nella sua ultima enciclica. Grazie per l’ospitalità.
I Consiglieri comunali di Fossano Cortese, Crosetti, Paglialonga, Serra