Anche quest'anno Fossano non dimentica il sacrificio dei 10 mila italiani, soprattutto originari di Venezia Giulia e Dalmazia, che fra il 1943 e il 1947 furono sterminati dai Comunisti jugoslavi di Tito.
Un "Olocausto rosso" che, è tristissimo dirlo, viene ricordato ancora oggi con imbarazzo, se non in assordante silenzio o controvoglia, da un certo mondo politico - culturale che resta dominante in Italia e che troppo timidamente o tardivamente prende le distanze da manifestazioni anche recenti di oltraggio alla memoria delle vittime delle Foibe.
Per questo motivo il circolo culturale "Il Ragno", con la sua Presidente Anna Mantini, tesse nuovamente la tela della Memoria storica e sociale, con l'immagine del filo spinato che insanguina la mano imprigionata.
L'evento fossanese è previsto per questo giovedì 15 febbraio, prima con la Santa Messa nella Cappella di Maria Ausiliatrice all'Istituto Salesiano di via Verdi a partire dalle ore 10, seguita dalla deposizione di una corona di alloro nella vicina piazza Norma Cossetto, giovane Vittima della barbarie delle Foibe, a ridosso della stazione ferroviaria.
Questo secondo momento, previsto per le 10,45, si svolgerà alla presenza delle Autorità locali, delle Associazioni combattentistiche e d'Arma, degli studenti delle scuole superiori accompagnati dai loro insegnanti.
"Si tratta di un evento che consideriamo fondamentale per una necessità di Verità storica e di omaggio a migliaia di nostri Connazionali il cui unico torto fu di trovarsi nelle terre del confine orientale prese di mira dagli uomini del regime di Tito, autori di una delle più feroci pulizie etniche mai avvenute - ricorda Mantini - In un Paese e in un'epoca in cui tutti sembrano voler fare a gara nell'utilizzare la parola "pacificazione", è inquietante il silenzio che ancora domina su tutta la vicenda delle Foibe, autentica tragedia italiana, mentre a livello nazionale continuano a venire agitati, anche con inaudita violenza, anacronistici quanto improbabili slogan antifascisti contro i servitori dello Stato, le forze dell'ordine e tanti nostri Concittadini la cui sola colpa è quella di essere esasperati dalla crisi economica e dalla criminalità".
La presidente Mantini confida che la riconferma dell'adesione all'evento del 15 - decisa dalla Provincia di Cuneo e dall'Amministrazione comunale di Fossano - "sia appunto un'occasione per ampliare i motivi del dialogo anche fra le giovani generazioni, e in tal caso ringrazio, oltre agli Enti locali, gli alunni e i loro professori che prenderanno parte alla cerimonia, così come i rappresentanti delle Associazioni che restano un riferimento fondamentale della vita democratica e della consegna del patrimonio storico alle generazioni successive. Ciò soprattutto in ragione del gravissimo sfregio avvenuto in Italia nei giorni scorsi contro la memoria della martire Norma Cossetto, oltraggiata e uccisa due volte dai mostri della barbarie e dell'intolleranza. Sono maturi, anche a Fossano, i tempi per un omaggio stabile alla memoria dei Martiri delle Foibe".