Grande partecipazione di pubblico all’incontro sulla riforma delle BCC, promosso da Bene Banca e dal Comune di Bene Vagienna, svoltosi ieri sera - mercoledì 12 aprile, ndr - presso il palazzetto dello sport di Bene Vagienna, dove più di 100 soci e clienti della BCC benese si sono incontrati per esaminare con i vertici aziendali le proposte di adesione alla capogruppo ricevute sia da ICCREA che da Cassa Centrale Banca, i pro ed i contro di ciascuna scelta ed il perché della delibera del CdA di pre-aderire al gruppo CCB.
“In questi mesi abbiamo fatto importanti analisi, fino all’ultimo abbiamo sperato nella costituzione di un unico gruppo cooperativo ma, constata l’impossibilità della cosa, abbiamo scelto di credere in un gruppo con ottime prospettive future - spiega Simone Barra, direttore generale di Bene Banca -. Optare per ICCREA poteva essere, di primo acchito, la strada più semplice: un gruppo strutturato, di cui siamo già azionisti e di cui conosciamo già le dinamiche, senza dubbio aveva i suoi vantaggi, ma abbiamo ritenuto opportuno non seguire la strada più facile ma quella che, a seguito delle nostre valutazioni, ci garantiva migliori prospettive future. Il gruppo Cassa Centrale Banca, post riforma, sarà il settimo gruppo bancario italiano, con indici di solidità di gran lunga superiori alla media di sistema. Analizzando asetticamente i numeri, i trentini vantano un CET 1 al 20,6% contro il 12,3% del gruppo ICCREA, un Total Capital Ratio al 20,6% rispetto al 13,3% ed un ROE al 5,4% rispetto al 2,6% dei romani. Certo, c’è molto da fare, le strutture di sede e di supporto alle BCC sono in via di costituzione e si stanno definendo le partnership per garantire l’operatività corrente delle filiali ma questo non ci preoccupa: ci sarà molto da lavorare e noi ci impegneremo al massimo, l’importante è garantire solidità ed autonomia alla nostra banca a vantaggio dei soci e del territorio”.
“Concordo con le parole del direttore Simone Barra - ribatte Claudio Ambrogio, sindaco di Bene Vagienna -, i mesi a venire saranno ricchi di cambiamenti, l’importante è lavorare insieme a vantaggio della nostra comunità. Sono inoltre molto contento degli ottimi risultati di bilancio ottenuti dalla Bene Banca a riprova che la scelta di non procedere alla fusione è stata quanto mai opportuna”.
L’ultima parola spetta in ogni caso ai soci, tengono a precisare da Bene Banca, che saranno tenuti ad esprimersi alla prossima assemblea che si terrà sabato 13 maggio. L’incontro di ieri ha avuto prevalentemente una valenza informativa affinché i membri della compagine sociale possano esprime la loro opinione in maniera consapevole.