CERVERE - Orto in condotta, a Cervere i ragazzi in campo con i nonni

Entra nella fase applicativa la riedizione del progetto concordato fra Giunta Marchisio e Slow Food

03/04/2017 10:54

Le ricette della nonna, il lavoro volontario dei nonni: minimo comune denominatore, l’Orto. Quell'orto in condotta che farà di Cervere un polo agro-didattico junior di alta eccellenza pronto, anche quest’anno, a far conoscere a bambini e ragazzi delle scuole la grande bellezza dell’impegno in campo e a portare i frutti di tale lavoro educativo alla prossima edizione della Fiera del Porro. L’intesa fra il Comune e Slow Food, fortemente ribadita dall'amministrazione Marchisio, si sta concretizzando attraverso la prima fase del lavoro agricolo, ossia l'apprendimento delle tecniche di semina, con tutti gli accorgimenti del caso perché il legume possa crescere in maniera salubre e con tutte le caratteristiche organolettiche alla massima resa quali-quantitativa.

L’avvio stagionale, tendente alla stabilizzazione climatica primaverile, promette un’ottima produttività e l'entusiasta impegno degli alunni della scuola materna ed elementare, supportati nel proprio ruolo di agricoltori juniores dall'accoppagnamento degli “agri-tati” ossia dei nonni rurali.

Grande soddisfazione viene espressa dal sindaco Corrado Marchisio: “Anche per quest’anno abbiamo riaffermato la validità del progetto di agricoltura didattica, reso possibile dalla convergenza di intenti e progetti con Slow Food, come strumento altamente educativo e volto a tramandare dalla generazione adulta a quella giovane i valori di dedizione e attaccamento al proprio territorio di origine inteso come fattore storico, culturale, ambientale e naturalmente produttivo. Valorizzare in ottica intergenerazionale la tradizione del Porro e del patrimonio ortofrutticolo locale, significa da una parte garantire la continuità della crescita sostenibile del nostro territorio, in senso turistico e di tutela del suolo rurale, dall’altra offrire ai giovani un ottimo incentivo a scegliere Cervere come luogo in cui vivere e lavorare svolgendo un’attiva primaria assolutamente remunerativa e dignitosa. Buona primavera del Porro a tutti i ragazzi e a tutti i nonni”.

c.s.

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