Importante tappa per i panificatori italiani, la presentazione presso la Chiesa Vecchia del Salice a Fossano della campagna “Pane al Pane”, lanciata dall’europarlamentare Gianna Gancia a seguito di una petizione presentata nel 2023, avviata dalle richieste mosse da panificatori artigiani dell’Arte Bianca. Si tratta di una raccolta firme che vuole porre l’attenzione sulla corretta denominazione del pane in tutti i paesi dell’Unione Europea: l’idea è quella di limitare la denominazione ai soli prodotti composti dagli ingredienti tradizionali: acqua, sale, farina di origine vegetale, agenti lievitanti e ingredienti alimentari tradizionalmente utilizzati.
L’iniziativa sostenuta dall’europarlamentare della Lega, trova anche il favore e sostegno dell’associazione Autonoma Panificatori della Provincia di Cuneo e di CNA Cuneo, da sempre attente alla tutela dell'autenticità delle materie prime utilizzate e di tutta la filiera della panificazione. L'obiettivo è arrivare alla discussione in Parlamento europeo per riconoscere una denominazione con relativo disciplinare, da qui la raccolta firme fino a giugno.
“Essendo il pane simbolo della nostra identità agroalimentare - sostiene l’europarlamentare Gianna Gancia - si auspica una vasta partecipazione trasversale nell’interesse delle categorie produttive e dei consumatori. I nomi hanno un ruolo cruciale: spiegano, circoscrivono e, per loro natura, non devono trarre in inganno. Il pane, tradizionalmente, è fatto con farine di origine vegetale. Se fatto, ad esempio, con farina di grilli, può continuare ad essere distribuito ai consumatori come pane?”.
L’incontro ha visto gli interventi del presidente dell’Associazione Autonoma Panificatori Della Provincia di Cuneo Piero Rigucci e del direttore di Cna Cuneo Patrizia Dalmasso. "Valutiamo molto positivamente l’iniziativa - dichiara il presidente dei Panificatori cuneesi Piero Rigucci - perchè non si intende limitare l’innovazione nel settore della panificazione, ma garantire i consumatori che acquistano i nostri prodotti sulle corrette informazioni da fornire sulla loro composizione. Il pane deve essere pane. Prodotti diversi non possono essere inseriti sul mercato con diciture fuorvianti, men che meno essere chiamati come quelli tradizionali: la nostra identità gastronomica è forgiata da secoli attraverso tradizioni tramandate nelle quali il pane, con la sua semplicità e versatilità, è sempre stato considerato un elemento di fondamentale importanza”.
“Cna Cuneo sostiene l’iniziativa con grande interesse ed apprezzamento - dichiara Patrizia Dalmasso , direttore Cna Cuneo - per una proposta che mette al centro l’arte bianca come valore culturale e non solo economico: quando parliamo di pane non si potrà estendere detta definizione a preparazioni a base di farine o polveri alternative perché si potrebbero alterare le radici culturali profonde che il pane rappresenta per la nostra società”. L’Associazione Autonoma Panificatori di Cuneo, Cna Cuneo e le altre associazioni di categoria della Provincia invitano quindi tutti i cittadini e gli operatori del settore a partecipare alla petizione per vedere riconosciuti a livello europeo i propri diritti ad una corretta informazione su l’alimento principe della cucina italiana.