Su proposta dell’assessore all’Ambiente, Gabriele Campora, il Comune di Mondovì ha emesso un’ordinanza che dispone per gli edifici con accesso al pubblico, gli esercizi commerciali e quelli di somministrazione di alimenti e bevande, di mantenere chiuse tutte le porte di accesso ove siano in funzione impianti di climatizzazione, raffrescamento o riscaldamento degli ambienti, ad eccezione del tempo necessario all’entrata e uscita delle persone, delle operazioni di carico e scarico merci o a garanzia di una regolare aerazione dei locali.
Sono esclusi gli esercizi le cui porte di accesso al pubblico non si affacciano direttamente verso l’esterno o che presentano dispositivi d’ingresso che garantiscono l’isolamento termico degli ambienti (a titolo esemplificativo: porte a bussola) o siano dotati di dispositivi a barriera d'aria che rispettino specifiche caratteristiche tecniche per evitare la dispersione termica.
"La crisi energetica che stiamo vivendo - spiega l’assessore Campora - ci impone di mettere in atto azioni per ridurre i consumi. È necessario incentivare il risparmio energetico, combattere le abitudini più deleterie quali quelle di lasciare le porte aperte nonostante sia attiva la climatizzazione. La chiusura delle porte di un edificio con accesso pubblico consente di evitare lo spreco di energia, abbattere le bollette e diminuire le emissioni di CO2, il principale gas serra coinvolto nell’aumento delle temperature globali, in coerenza con gli obiettivi del Patto dei Sindaci".
Nel marzo 2021, infatti, il Comune di Mondovì ha aderito al "Patto dei Sindaci per il Clima", ponendosi l’obiettivo di riduzione le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030, in particolare mediante una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili e impegnandosi inoltre ad adottare politiche di adattamento all'impatto del cambiamento climatico.