MONDOVÌ - Cosa succede a Mondovì? Il centrodestra chiede chiarimenti sul fenomeno delle baby gang

Tra gli episodi più gravi l’aggressione a un autista di bus e la rapina al parco di villa Nasi, che ha visto due condanne: “C’è un piano per la videosorveglianza?”

Redazione 23/03/2024 12:07

Gli ultimi fatti, in ordine di tempo, sono il pestaggio di due giovani in corso Statuto e l’aggressione, a colpi di mazza da baseball, in corso Italia. Per il primo episodio ci sono quattro indagati, due dei quali in carcere: si tratta di minorenni già gravati da vari precedenti di polizia, a carico dei quali gli inquirenti evidenziano una “particolare efferatezza”.
 
A Mondovì la questione della violenza giovanile interroga l’amministrazione. Il sindaco Luca Robaldo ha evidenziato le contromisure che sono già state messe in campo: “L’estate 2023 ha visto l’introduzione del daspo urbano, nonostante la contrarietà di alcuni, quella 2024 vedrà l'investimento di oltre 300 mila euro per completare il sistema di videosorveglianza in 24 aree della città”. Sulla presenza di occhi elettronici in città interviene anche il centrodestra, con un’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia, Ideali in Comune e Lega: esiste un piano per incrementare la videosorveglianza sul territorio comunale, chiedono i consiglieri, al fine di contrastare gli atti di vandalismo?
 
“Negli ultimi anni - osservano gli esponenti dell’opposizione - si assiste, anche nella realtà monregalese, a un aumento del preoccupante fenomeno delle ‘baby gang’”. Tra gli episodi più gravi l’aggressione a un autista di autobus e la rapina al parco di villa Nasi commessa da quattro giovanissimi, due minorenni e due maggiorenni, per i quali poche settimane fa sono arrivate due pesanti condanne. “L’amministrazione comunale di Mondovì - concludono i rappresentanti del centrodestra - ha il dovere di prevenire e quindi non sottovalutare questi preoccupanti fenomeni criminali occorsi nel territorio monregalese, anche tramite l’adozione di opportuni provvedimenti, come ad esempio l’incremento della videosorveglianza ed azioni di sensibilizzazione negli istituti scolastici, come già richiesto ad esempio dall’istituto comprensivo di San Michele Mondovì”.

Notizie interessanti:

Vedi altro