La riapertura tra un mese, Covid permettendo, dell’Oculistica e un ambulatorio di Cardiologia attivo tre giorni la settimana a partire dal prossimo mese di maggio. Queste le novità annunciate dal direttore generale dell’Asl CN1 Giuseppe Guerra (accompagnato dal direttore sanitario di Azienda Mirco Grillo), in un incontro presso l’ospedale di Ceva, alla presenza dei sindaci di Ceva, Garessio e Mondovì.

 

In apertura tocca a Carlo Muzzulini, primario di Medicina Interna ma oggi in veste di presidente di ABACUS (“Gli Amici di Busca e gli Amici di Ceva Uniti e Solidali” ONLUS) ricordare la solidarietà di tanti cittadini soprattutto durante la pandemia e i recenti investimenti del sodalizio sull’ospedale: il raffrescamento del terzo piano di Medicina, i tapis roulants per la Riabilitazione (oltre alla donazione dei televisori per l’Hospice di Busca e l’Oncologia di Mondovì). Il direttore generale sottolinea la carenza di medici, abbastanza generalizzata nelle aree di Medicina d’Urgenza, Oncologia, Medicina Interna. “Stiamo mettendo in atto – dice – tutte le strategie per portare nell’Asl CN1 nuovi specialisti, ma la strada è in salita”. Presto sarà anche bandito il concorso per la selezione del nuovo direttore del Distretto di Mondovì-Ceva, insieme a quello di Fossano. Soddisfatto il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone: “La collaborazione con Mondovì è stata costruttiva. Oggi nessuno mette più in dubbio l’importanza di questo ospedale per un territorio vasto”. Gli fa eco il collega di Mondovì, Paolo Adriano, che utilizza un’immagine efficace: “Ceva e Mondovì sono due porte dello stesso ospedale”. Con la Casa di Comunità e una sezione di Ospedale di Comunità anche Ceva contribuisce alla costruzione di un modello sempre più centrato sul rapporto ospedale- territorio, come sottolinea il sindaco di Garessio Ferruccio Fazio: “Il modello di una sanità territoriale è quello che ci voleva”.

 

Altre novità sull’ospedale di Ceva: il potenziamento dell’ambulatorio di Ortopedia e, sul fronte Riabilitazione (l’attività è ripresa), “più spazi, personale e formazione di alto livello, creando una rete con altre realtà”, come sottolinea il direttore Marco Quercio.