“Tutti i tecnici si sono sottoposti a un vero tour de force durante i giorni dell’alluvione per ovviare ai guasti che l’eccezionale ondata di maltempo ha causato anche tra i comuni delle Langhe Sud Occidentali. Ma proprio il loro impegno ci ha permesso di rispondere al meglio e in tempi rapidi alle segnalazioni degli utenti tanto che il Calso può sostenere di aver superato l’emergenza a pieni voti”. Marco Botto, presidente del Calso, il consorzio che riunisce 23 comuni delle Langhe, tira un sospiro di sollievo mentre scorre gli ultimi rapporti dell’ufficio tecnico che fanno il punto della situazione per i vari servizi garantiti: l’acqua in primis grazie a una rete che si estende per 630 chilometri di tubature. Gli unici momenti critici si sono avuti a Bastia, Clavesana Farigliano tra giovedì e venerdì cioè all’apice delle piogge torrenziali che hanno riportato alla memoria l’alluvione di 20 anni fa.
Ma i tecnici sono riusciti a contenere i tempi dei disagi e adesso tutti i diecimila utenti del Calso possono contare sull’acqua potabile. Non ci sono problemi di torbidità e non è necessario far bollire l’acqua spiegano dall’ufficio tecnico del Calso. Qualche disagio c’è invece per quanto riguarda la rete fognaria di tre dei comuni più colpiti dall’ondata di maltempo in provincia insieme con la Valle Tanaro: Bastia Mondovì , Clavesana, Farigliano. Lo straripamento del Tanaro ha creato qualche problema per i depuratori sommersi dalla piena del fiume ma i tecnici del Calso contano di risolvere il problema a stretto giro, ripristinando il servizio di trattamento delle acque reflue. Sono stati compiuti anche controlli per verificare il corretto funzionamento dei sette impianti di sollevamento dell’acqua di cui il Calso dispone.