Riceviamo e pubblichiamo.
Già dal 19 dicembre 2013 è in discussione “l’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano” . L’ art.1 dell’accordo recita : ai fini dell’attuazione del comma 1, le Parti si impegnano a realizzare interventi relativi ai seguenti settori emissivi, individuati tra quelli maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti:
a) combustione biomasse,
b) trasporto merci,
c) trasporto passeggeri,
d) riscaldamento civile,
e) industria e produzione di energia,
f) agricoltura.
Nel settembre 2023, è stato approvato un Decreto dal Consiglio dei Ministri che impegna le Regioni del Bacino Padano ad aggiornare i rispettivi Piani per la
qualità dell’aria valorizzando le misure ambientali ALTERNATIVE al semplice Blocco dei mezzi. Partendo da riflessioni sulle alternative ci poniamo ad effettuare le seguenti valutazioni riguardanti il nostro territorio “monregalese”, valutazioni che non possono fare a meno di una sostanziale ricognizione storica del sito.
Nell’anno 1951 (anno di censimento), il numero di abitanti del nostro Comune era 20.450; ci si riferisce ad un periodo successivo a forti perdite, in combattimento, di giovani vite, contraddistinto da una grande emigrazione verso il nord Europa e verso l'America, periodo in cui ci fu lo spopolamento delle nostre
vallate per soccombere al richiamo dell’industria automobilistica dal capoluogo di Regione. Sino al 1951 , Mondovì era una cittadina metropolitana sostenibile,
collegata con la tranvia a Villanova, con la tranvia al Santuario, con la ferrovia a Cuneo e Bastia oltreché con la ferrovia a Torino ed a Savona. Già da molto
tempo Mondovì era servita da funicolare per l’accesso alla parte alta del Comune dimostrando l’efficienza e la razionalità dei trasporti delle persone e delle merci.
In chiave di semplice memoria storica si ricorda che:
- la funicolare di Mondovì entrò in funzione il 10.10.1886;
- il servizio ferroviario Mondovì–Villanova cessò il 15 aprile 1952, nonostante i pareri contrari della Provincia e del Sindaco di Villanova;
- la tranvia del Santuario fu chiusa nel 1953;
- il tratto Mondovì –Bastia fu chiuso nel 1986;
- l’alluvione del 1996 sospese la circolazione sulla tratta Mondovì-Cuneo che fu riaperta nel 2006 dopo la ricostruzione del ponte sul Gesso del 2001;
- nel 2012, il 17 giugno, fu soppresso il servizio verso il capoluogo di Provincia;
- nel 2016 venne presentato a Torino, il Progetto di Mobilità MetroGranda: proposta di una linea metropolitana leggera ideale per collegare i principali centri
della Provincia.
Mondovì ci appare nella piena potenzialità per essere una cittadina “a misura d’uomo” vista in chiave moderna ed eco-sostenibile, pienamente confacente con
la Pianificazione Sostenibile. Effettuate le sopraelencate considerazioni, con la presente, il Circolo territoriale FdI di Mondovì intende sensibilizzare il Nostro
Sindaco nonché Presidente della Provincia chiedendo di lavorare alla riattivazione della linea Mondovì-Cuneo e proponendo, come soluzione possibile, l’utilizzo di treni elettrici alimentati interamente a batteria.
In occasione di Expoferroviaria del 2023, a Milano, la casa produttrice Stadler ha presentato il progetto del treno italiano a batteria denominato Treen (treno
green): si tratta di una macchina alimentata da batterie che assicurano una autonomia di 70 Km e che si ricaricano in poche decine di minuti nelle stazioni.
Il convoglio è progettato per l’ accesso dei passeggeri a mobilità ridotta e prevede, a bordo, stazioni di ricarica per E-bike oltre a wifi e prese di corrente usb integrate in ogni coppia di sedili. Il convoglio verrà utilizzato sulla linea Matera-Altamura entro il 2025.
Altra possibilità è fornita da Alstom di Savigliano che propone la conversione di treni in elettrici a batteria in occasione di “rencontres Nationales du Trasport
Public” dell’ ottobre 2023 a Clermont-Ferrand. Considerate le ulteriori sensibilizzazioni, recentemente emerse in realtà amministrative limitrofe al Comune di Mondovì, nello specifico mediante deliberazione Consiliare del Comune di Bastia a favore dell’attivazione della tratta Bastia-Mondovì, nulla dovrà essere ignorato in funzione di una riproposizione dell’intera linea Mondovì-Bastia “porta della Langa Monregalese”. Il dibattito dovrà comunque valutare la figura maggiormente qualificata per una gestione pubblica o privata di un servizio innovativo su rotaia lungo la tratta Mondovì-Cuneo.
Un ulteriore proposta è quella di suggerire alla dirigenza delle FS nuove politiche gestionali che agevolino, ad esempio, il viaggio con “la famiglia” a prezzo
calmierato per rendere il viaggio su rotaia più appetibile e conveniente rispetto all’utilizzo dell’auto.
Si segnala la più ampia disponibilità da parte del Circolo FdI di Mondovì a fornire ulteriori riflessioni per la crescita sostenibile della Città.
Circolo territoriale Fratelli d’Italia di Mondovì