Con 17 interventi in 16 comuni e 10 progetti affidati alla Provincia, la Granda è prima anche nella ripartizione dei fondi Pnrr contro il dissesto idrogeologico in Piemonte. Uno stanziamento di 15,8 milioni di euro, compresi i progetti di competenza dell’Agenzia interregionale del fiume Po, su un trasferimento complessivo di quasi 60 milioni di euro per 87 interventi in tutta la Regione.
Particolarmente importante la ricostruzione a Garessio del ponte generale Odasso sul Tanaro, demolito dopo l’alluvione del 2-3 ottobre 2020, finanziata con 2,7 milioni di euro. Tra gli altri stanziamenti di prima fascia, un milione di euro a Valdieri per il nuovo ponte d’accesso alla Regione Terme e il consolidamento delle sponde del torrente Gesso, un milione di euro a Nucetto, per il ripristino del ponte sul Tanaro in località Fabbrica, 850mila euro a Cortemilia, per la sistemazione idraulica del Bormida, e 700mila euro a Cardè, per il riordino dei rii Riondino e Chionchea.
Gli altri centri interessati sono Alba (178mila euro), Bagnasco (500mila euro), Battifollo (350mila euro), Dogliani (325mila euro), Entracque (150mila euro), Lerice (300mila euro), Monastero di Vasco (200mila euro), Pagno (180mila euro), Paroldo (280mila euro), Prunetto (400mila euro) e Venasca (250mila euro). Complessivamente, i 10 cantieri di competenza della Provincia possono contare su una dotazione di 5,9 milioni di euro.
“Per fronteggiare il rischio idrogeologico - commentano i consiglieri cuneesi del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi - la Regione a maggioranza Lega sta mettendo in campo una strategia complessiva capace di reperire risorse da diverse forme di finanziamento. Lo abbiamo visto nelle scorse settimane con i fondi garantiti dalla Legge 38 e dall’ultima tranche di quelli gestiti dal commissario per l’alluvione del 2020, il governatore Alberto Cirio. E oggi possiamo apprezzare i frutti della lungimirante progettazione concordata con i territori per sfruttare al meglio i fondi messi a disposizione dal Pnrr. Interventi che permetteranno di rendere la nostra Provincia più sicura e più resiliente di fronte ai sempre più repentini cambiamenti climatici. Perché un territorio messo in sicurezza è un argine a difesa delle nostre comunità ed è garanzia di certezza per chi vuole costruire e investire nei nostri comuni”.