L’amministrazione comunale, intanto, ha già erogato specifiche risorse per coprire tutte le richieste di riqualificazione esterna dei negozi rimaste senza l’apposita copertura economica regionale
Negozi sfitti e serrande abbassate. Parrebbero queste le conseguenze più tangibili della crisi sistemica del mondo del commercio che negli ultimi anni sta attanagliando gran parte dei centri urbani della nostra penisola, Mondovì inclusa. Da un lato l’innegabile concorrenza esercitata dai canali digitali e dall’altro il profondo cambiamento abitudinale dei singoli acquirenti, hanno inesorabilmente fiaccato il tessuto commerciale monregalese, che sempre più spesso si ritrova ad affrontare situazioni difficili con aumento dei costi, ventilate chiusure ed effettive cessazioni di attività. Guardando al 2023 in particolare, i dati comunali raccontano di una situazione complessa dove non mancano però le note positive e, per certi versi, inattese: nell’intero anno solare, ad esempio, le aperture di nuove attività hanno superato le chiusure.
"Il commercio monregalese è innegabilmente fragile ed esposto alle intemperie, per usare una metafora meteorologica - il commento del sindaco, Luca Robaldo, e dell’assessore al Commercio, Alberto Rabbia - ma ci sono diversi squarci di sereno. Nel corso del 2023, infatti, nella nostra città hanno aperto 20 nuove attività (di cui 16 negozi di vicinato, 3 attività ricettive e un’attività di somministrazione) a fronte di 18 chiusure, comprensive di 14 negozi di vicinato, un’attività di medie dimensioni, un’attività ricettiva e due esercizi di somministrazione. Anche a livello di quartieri, il saldo è meno pesante di quanto ci si possa aspettare con 9 nuove aperture a Breo (di cui 2 in via Alessandria, riqualificata di recente) a fronte di 8 chiusure, 6 all’Altipiano con 5 chiusure e 2 a Piazza con una sola chiusura. Continua, inoltre, la profonda sinergia collaborativa con l’Ascom Monregalese e il suo presidente, Mattia Germone, volta a rafforzare iniziative degne di nota come “Vetrine Vive” e a individuare nuovi strumenti di supporto al tessuto commerciale monregalese. In tal senso come Amministrazione, accanto ai fondi regionali del Distretto Diffuso del Commercio, abbiamo ottenuto 55.000,00 euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e abbiamo investito 70.237,89 euro di risorse comunali per finanziare diciassette imprese locali rimaste escluse dall’apposito contributo regionale per esaurimento del plafond disponibile. Siamo infine consapevoli, grazie proprio alla collaborazione con Ascom, che nei prossimi mesi chiuderanno altre storiche attività commerciali monregalesi, ma non mancano in tal senso segnali incoraggianti soprattutto dal mondo della ristorazione, con una nuova apertura nei giorni scorsi al Rinchiuso. Continueremo quindi a confrontarci con i commercianti e con i proprietari degli immobili per studiare forme di collaborazione (magari attraverso l’apertura di “temporary store” già attivati in altre località) e per evitare, soprattutto, il cambio di destinazione d’uso dei locali sfitti, ma lavoreremo altresì per creare ulteriori occasioni di promozione territoriale, portando eventi e manifestazioni in centro città alla stregua della mostra sul Barocco che ha già fatto registrare in appena un mese e mezzo più di 3.000 visitatori".