Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Partito Democratico di Cuneo sulla paventata chiusura del presidio cebano della Polizia Stradale:
“Come forza politica abbiamo seguito con interesse e partecipazione la vicenda in merito alla razionalizzazione del riassetto dei presidi, finalizzata alla chiusura secondo una direttiva interna del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, di molti uffici della Polizia di Stato distribuiti sul territorio.
Sosteniamo con forza l’ordine del giorno sottoscritto all’unanimità dal Consiglio provinciale di Cuneo e a seguire dal Consiglio comunale del capoluogo che invita il Ministero degli Interni a mantenere operativo il distaccamento e a sensibilizzare sul tema tutti i livelli politico-amministrativi al fine di favorire un’azione comune per evitare che venga meno un’altra importante presenza dello Stato sul territorio provinciale.
Fin da subito garantiamo l’interessamento dei nostri parlamentari, dei nostri eletti regionali e provinciali, sempre attenti alle istanze territoriali, per una rapida e positiva soluzione del problema.
Ribadiamo che più che di riduzione la nostra Provincia, vista la notevole estensione territoriale, meriterebbe un significativo rafforzamento dell’organico attuale ritenuto insufficiente sia dai sindaci, primi rappresentanti delle comunità interessate, che sempre più devono far fronte alla richiesta di sicurezza, sia dalle parti sociali (sindacati) interessati al problema.
A difesa dell’assetto di pubblica sicurezza esistente si è schierato il S.I.U.L.P. (uno dei sindacati di polizia), che al contempo per escludere l’ipotesi di soppressione ha rilanciato con una proposta che riteniamo, come Partito Democratico, interessante e da valutare.
L’idea di mantenere il distaccamento di Polizia Stradale istituendo un ufficio distaccato della Questura, permetterebbe, qualora fosse possibile questa proposta, di mantenere un presidio territoriale e aumentare l’offerta di quei servizi ai cittadini al momento non disponibili se non presso la sede centrale”.