Nei primi sei mesi del 2020 il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato a 24,0 miliardi di euro, registrando complessivamente un aumento del 29,5% rispetto all’analogo periodo del 2020, momento in cui si erano concentrati gli effetti più restrittivi della pandemia. Non si è trattato però solo di un rimbalzo dovuto al forte calo registrato nel 2020: anche confrontando il risultato di questi primi sei mesi 2021 con quelli analoghi del 2019 (periodo pre-covid) si evidenzia, infatti, una crescita (+2,0%), sebbene di intensità più ridotta.
A partire dall’ultimo trimestre del 2020 il commercio estero piemontese ha invertito nuovamente la tendenza, tornando a registrare una variazione tendenziale trimestrale con il segno più (+2,0%). La velocità della risalita delle vendite all’estero delle imprese regionali si è attestata al 6,4% nel primo trimestre 2021, gli effetti della ripresa si sono poi manifestati con ancora maggior evidenza nel II trimestre dell’anno, periodo in cui l’incremento ha raggiunto il 61,2%.
Lo sviluppo evidenziato sul fronte del commercio estero del Piemonte è risultato più intenso rispetto a quanto avvenuto a livello complessivo nazionale (+24,2%).
“Questo primo semestre del 2021 ha registrato una buona performance del nostro export, che riguarda tutte le province e i settori della nostra regione. Continuiamo a essere la quarta regione italiana esportatrice e registriamo trend di crescita superiori al dato nazionale. Ora dobbiamo continuare a puntare su politiche per l’internazionalizzazioni efficaci e di vero supporto per i nostri imprenditori. Solo così permetteremo ai nostri prodotti di qualità e alle nostre merci di farsi conoscere nel mondo”, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.
Nei primi sei mesi dell’anno, l’incremento tendenziale dell’export ha interessato tutte le regioni italiane a eccezione della Liguria (-7,1%), ed è risultato più marcato per Sardegna (+53,1%), Molise (+36,3%), Calabria (+34,6%) e Toscana. La performance positiva della Lombardia ha contribuito da sola per 6,1 punti percentuali alla crescita su base annua dell’export nazionale.
Nel periodo considerato, l’intensità della crescita delle esportazioni piemontesi è risultata superiore rispetto a quanto evidenziato da Lombardia (+22,6%), Veneto (+23,8%) ed Emilia Romagna (+24,4%). Tra le principali regioni esportatrici solo la Toscana (+32,5%) ha fatto meglio. Il Piemonte si è confermato, la quarta regione esportatrice, con una quota del 9,6% delle esportazioni complessive nazionali (incidenza superiore rispetto a quella del 9,3% del I semestre 2020, ma ancora inferiore rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del 2019, quando raggiungeva il 10,0%). La crescita delle vendite oltre confine evidenziata nel I semestre del 2021 ha riguardato tutti i principali settori.
I mezzi di trasporto hanno segnato l’incremento più intenso rispetto all’analogo periodo del 2020 (+55,3%), frutto di una crescita decisamente elevata dell’export di autoveicoli e di un incremento sostenuto di quello della componentistica autoveicolare. Tra gli altri mezzi di trasporto una performance positiva ha contraddistinto il ferrotranviario e la nautica, mentre ancora in negativo è risultato il dato dell’aerospazio. Nonostante il sostenuto recupero l’export complessivo dei mezzi di trasporto del I semestre 2021 mostra ancora una flessione del 2,1% rispetto al I semestre 2019. La meccanica, primo settore per l’export piemontese, mette a segno un +30,0% sul I semestre 2020 e un +0,7% sull’analogo periodo del 2019. In crescita a doppia cifra anche il comparto alimentare (+15,1% sul I semestre 2020 e +12,8% sul I semestre 2019), così come quello della gomma plastica (+23,7%). Le industrie dei metalli recuperano il terreno perso, segnando un +46,1% sul periodo gennaio-giugno 2020 e un +7,5% sul I semestre 2019. In ripresa anche la chimica (+19,2% sul I semestre 2020) e il tessile (+9,7%). Quest’ultimo comparto, nonostante il recupero evidenziato in questa prima parte del 2021, mostra ancora un forte calo nei confronti del periodo pre-covid (-21,1% sul I semestre 2019).
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, nel I semestre 2021 il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 56,7% dell’export regionale, il 43,3% si è diretto verso i mercati Extra Ue-27 (Gran Bretagna compresa). Complessivamente le esportazioni verso i mercati comunitari sono cresciute del 30,0% rispetto al I semestre del 2020 e del 2,0% rispetto all’analogo periodo del 2019.
La Francia, primo partner commerciale della regione, ha incrementato l’acquisto di merci piemontesi del 28,2%, la Germania del 27,9%. Un aumento ancora più marcato ha riguardato le vendite verso il mercato spagnolo (+32,4%) e quello polacco (+37,7%). Di nota la performance delle vendite verso l’Irlanda che portano questo Paese ad assumere la decima posizione tra i partner comunitari del Piemonte.
L’incremento delle esportazioni verso i mercati extra Ue 27 è stato del 28,8% rispetto al periodo gennaio-giugno 2020, mentre si è ancora registrata una flessione, sebbene non elevata, nei confronti dell’analogo periodo del 2019 (-1,1%).
Le vendite dirette verso gli USA sono aumentate del 26,8%, quelle verso il Regno Unito del 22,0%, risultando tuttavia ancora in flessione del 11,2% sul periodo gennaio-giugno 2019. Anche per la Svizzera la crescita è stata a doppia cifra (+14,7%), ma non sufficiente a riportare il valore delle vendite al periodo pre-covid. Tra gli altri Paesi Extra Ue da evidenziare gli incrementi sostenuti verso Cina (+48,5%), Turchia (+37,4%), Brasile (+102,1%) e Russia (+42,1%).
A livello territoriale si registrano risultati positivi per tutte le realtà provinciali. Asti (+43,9%) e Torino (+36,9%) segnano gli incrementi più elevati, seguite da Alessandria (+26,6%) e Cuneo (+26,2%). Verbania (+25,7%) si attesta su un dato in linea con quello regionale, mentre al di sotto della media piemontese le crescite delle vendite oltre confine delle aziende di Vercelli (+19,6%), Novara (+17,0%) e Biella (+9,4%).