Come Organizzazioni Sindacali abbiamo richiesto nelle settimane scorse un incontro con la Direzione e la Presidenza dell'Ente, incontro che purtroppo non è stato possibile effettuare, a causa del divieto di accesso alla struttura per gli esterni. Abbiamo quindi ricevuto comunicazione scritta da parte della Direttrice dott.ssa Toselli nella quale, possiamo dire, abbiamo potuto rilevare luci ed ombre.
Innanzitutto ci risulta che la Struttura, ha un buon livello di copertura dei posti disponibili, questo certamente anche a fronte delle chiusure di alcune Strutture presenti nei territori limitrofi. Anche a fronte di questo, ci è stato comunicato che la situazione economica dell'Ente è in pareggio da alcuni mesi, permanendo ancora però purtroppo la situazione debitoria del 2020. Quindi in considerazione di ciò, in merito allo stato di disavanzo, è aperta una interlocuzione tra l'Amministrazione e la Regione. Con riferimento al Personale sono stati pagati regolarmente gli stipendi e le tredicesime, a differenza dell'anno scorso, ma continua ad esserci un debito rispetto al saldo dei fornitori.
Allo stesso tempo però, e su questo non possiamo in alcun modo essere d'accordo, si continua purtroppo sull'operazione di svalorizzazione del lavoro pubblico; in tal senso infatti oltre alle tante attività già precedentemente esternalizzate, anche il lavoro di assistenza sempre di più viene ceduto alla cooperativa. Purtroppo i nostri timori già in passato evidenziati, ogni giorno di più si confermano. Infatti, si è iniziato esternalizzando il lavoro notturno, per poi proseguire anche sull'intera attività di assistenza appunto, arrivando ad oggi nei fatti che solo più due nuclei su 5 vengono organizzati con personale interno del Sacra Famiglia.
E non si dica che è impossibile reperire personale! In tal senso le uscite per dimissioni e pensionamenti erano e sono note da tempo e nulla è stato fatto per sopperire alle carenze di personale, se non decidere di lasciare sempre maggiori “pezzi” della struttura a personale esterno.
Lo diciamo per il personale infermieristico e quello Oss, ma si sarebbero potuti e si potrebbero immaginare dei nuovi concorsi pubblici, ed è quello che continuiamo a chiedere, magari immaginando, al fine di ridurre i costi, di effettuare concorsi in convenzione tra più strutture. Si potrebbe, ci fosse la volontà, di chiedere alla Regione ed agli enti specifici di utilizzare le graduatorie aperte, ma invece si continua a rinunciare al lavoro pubblico, scaricando sul personale il costo delle difficoltà economiche... noi su questo continuiamo a pensarla diversamente, continuiamo a credere che ci sia la necessità, la pandemia lo ha confermato, con sempre maggiore forza, di rafforzare il ruolo del servizio pubblico ed in tal senso pensiamo che non ci possa essere servizio pubblico senza lavoro pubblico!
Auspichiamo che nel più breve tempo possibile si possa discutere e confrontarsi anche con l'Amministrazione del Sacra Famiglia su questo e che gli Enti competenti a partire dalla Regione e dal Comune scelgano davvero cosa fare del Socio Assistenziale, salvo poi scoprire tra qualche anno che anche su questo si sono persi ulteriori servizi a favore, soprattutto, delle fasce più deboli della popolazione.
Cgil Cuneo