“Apprendiamo dalle colonne di ‘Provincia Granda’ la risposta del Dottor Mirco Grillo e della Dottoressa Alice Peroglio Carus (rispettivamente direttore ASL e primario di ginecologia di Mondovì-Ceva) alla nostra diffida con la quale denunciavamo che, presso il presidio ospedaliero di Mondovì-Ceva, solo un ginecologo su sette è non obiettore. La diffida, presentata alla Regione affinché si attivasse per garantire il pieno rispetto della legge 194/1978, era basata sui dati forniti dalla stessa ASL dopo un nostro accesso agli atti”. Inizia così una nota firmata dall’avv. Giulia Crivellini (Tesoriera di Radicali Italiani), Filippo Blengino, Alexandra Casu, Alessia Lubèe e Alice Depetro (rispettivamente Segretario, Tesoriera, Presidente e membro di direzione dell’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei).
Continuano i radicali: “Grillo e Peroglio Carus dichiarano a mezzo stampa che sono tre i medici non obiettori a Mondovì-Ceva, aggiungendo ‘che le cose non stanno affatto’ come da noi descritte. Peccato che, quei dati, ce li abbiano forniti proprio loro! C’è evidentemente un enorme problema di trasparenza, da parte di un servizio sanitario che prima sostiene una cosa, poi non risponde alle lettere formali nei contenuti (se non con poche righe) e poi, a mezzo stampa, cambia versione. A questo punto una domanda ci sorge spontanea: quali sono i dati corretti e aggiornati?”.
“Urge – concludono i radicali – un’operazione trasparenza, e questo in tutta Italia. Tutti i dati sul tema devono essere aperti, di qualità, aggiornati in tempo reale. Continuare a fornire dati a singhiozzo o riferiti ad anni prima, citare qualche numero senza mostrare un quadro complessivo, dimostra una sospetta volontà politica: quella di mantenere una fitta nebbia su una questione fondamentale”.