“Sono anni che la Confcommercio provincia di Cuneo si batte per tutelare le realtà commerciali del territorio, dietro alle quali operano donne e uomini che ogni giorno lottano per tenere alzata la serranda, pagano le tasse e creano occupazione, reinvestendo in termini economici e sociali sulla propria città. Per questo l’invito di un preside ai propri studenti e alle loro famiglie di fare acquisti su Amazon mi ha lasciato basito. Noi sosteniamo i cittadini tutto l’anno, non solo a Natale”. Così il presidente di Confcommercio provincia di Cuneo, Luca Chiapella, commenta le parole di Bruno Gabetti, preside dei licei “Vasco Beccaria Govone” di Mondovì, che in un'intervista ha “consigliato” agli studenti di fare acquisti sul colosso dell’e-commerce perché i clienti potranno “con un clic decidere che il 2,5 per cento del valore delle compere venga devoluto al bilancio dei licei”. Il riferimento del dirigente scolastico è ad un accordo raggiunto dall'istituto con il colosso dell'e-commerce, grazie al quale chi effettuerà acquisti sulla piattaforma online potrà decidere di devolvere il 2,5 per cento della somma proprio ai licei monregalesi.
Dura la presa di posizione di Chiapella: “Queste parole colpiscono maggiormente perché dette da un preside, ossia un dirigente scolastico che ha una responsabilità educativa nei confronti dei ragazzi e delle nuove generazioni. Evidentemente dimentica che i negozi di vicinato, in particolare le cartolerie le librerie e gli esercizi in genere, se interpellati, sono disponibili a collaborare con gli istituti scolastici e a sostenere le loro attività. Con il suo invito penso immagini un futuro senza negozi, che sono luogo di aggregazione sociale nonché presidio del territorio. A volte sono l’unico punto di riferimento per le persone anziane che vivono in piccoli paesi”.
“Inoltre - prosegue il presidente Confcommercio Cuneo - sembra una forma di masochismo imperante che rincorre falsi miti e che sta distruggendo una tradizione tipicamente italiana fatta di negozi a conduzione familiare che sono stati per decenni un patrimonio. E lo sono tuttora, visto il ruolo sociale che ricoprono. Vogliamo forse azzerare un simile tesoro umano che, non dimentichiamocelo, contribuisce a creare occupazione, a far girare l’economia e a mantenere sul commercio produzioni di nicchia che rendono unico il nostro Paese?”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il presidente Confcommercio di Mondovì, Carlo Giorgio Comino: “La dichiarazione del preside Gabetti mi sembrano davvero fuori da ogni contesto attuale, soprattutto dalla nostra realtà commerciale. E dire che proprio con i licei “Vasco Beccaria Govone”, noi come associazione avevamo collaborato tempo fa, parlando di desertificazione del centro cittadino, con una mappatura del centro storico e relativi sondaggi che gli studenti hanno stilato per poter capire le varie problematiche del commercio. Per questo la dichiarazione del dirigente scolastico mi pare non tenga conto che in una realtà come la nostra sicuramente ogni studente ha un parente o un amico che opera nel commercio locale e tiene così viva l’economia del territorio”.
“Mi pare - conclude Comino - che manchi davvero una cultura di ciò che è la rete sociale ed economica nella quale operiamo e viviamo. Sarà difficile che Amazon dia lavoro ai monregalesi come fa da anni il settore commerciale locale, viste anche le proteste di questi ultimi mesi dei lavoratori del colosso dello shopping online. Invitiamo il preside ed i suoi studenti a venirci a trovare, a passare una giornata lavorativa con noi e forse dopo Gabetti capirà meglio quanto inopportune siano state le sue parole”.