MONDOVÌ - Mondovì, in Consiglio si discute il bilancio: “La maggioranza ignora le nostre richieste di approfondimento”

Il commento dei consiglieri di centrodestra. Confermata la chiusura della scuola di Rifreddo: “Si poteva fare molto di più”

01/08/2023 09:56

Lunga discussione, nel Consiglio comunale convocato nella frazione di san Quintino di Mondovì nella serata di lunedì, sugli equilibri di bilancio. Una discussione nella quale il gruppo consigliare di Centro-destra ha cercato di dare il suo contributo con una serie di approfondimenti, che però non hanno ricevuto riscontri da parte della maggioranza.
 
"Abbiamo posto delle questioni puntuali decisamente importanti - dice Rocco Pulitanò, capogruppo di Fratelli d'Italia - alle quali non è stata data risposta. La replica è stata affidata esclusivamente al sindaco, senza che la Giunta abbia dato il contributo che ci si aspettava. Tra i temi trattati: non vediamo novità nel panorama degli eventi cittadini, non sappiamo a che punto è la revisione del Piano regolatore, da anni non si investe sull'edilizia sociale e non sappiamo se ci siano programmi futuri, sulla segnaletica in zona industriale ancora non si è concretizzato nulla, non conosciamo lo stato delle progettualità sul Parco fluviale e sul bosco della Nova... Tutte sollecitazioni che la maggioranza ha fatto cadere nel vuoto e che, nonostante la nostra specifica richiesta, ha deciso di ignorare senza darvi riscontro".
 
"Durante la discussione - aggiunge il capogruppo del Centro-destra Enrico Rosso - abbiamo chiesto di monitorare con molta attenzione gli investimenti fatti sull'avanzo di amministrazione: abbiamo ben 2,2 milioni di fondo vincolato in investimenti, con un avanzo libero di 400 mila euro. Gli stessi consiglieri di maggioranza hanno ammesso che sarà complesso spenderli entro l'anno, quindi se i relativi lavori non verranno appaltati i fondi andranno a finire sull'avanzo 2024. Un ulteriore punto sul quale abbiamo posto l'accento è quello relativo alle esternalizzazioni per la gestione del verde, ad indispensabile supporto al lavoro degli operai comunali: meglio tardi che mai! Avremmo di certo preferito che questa variazione fosse approvata ad inizio anno, in modo da poter programmare con più accuratezza gli interventi e da non arrivare praticamente a fine stagione con una programmazione poco accurata e precisa. Sarà inoltre molto importante incrementare le risorse relative a questo capitolo, per programmare correttamente gli interventi e dare il giusto decoro ad ogni ambito della città: un tema che è molto caro ai cittadini".
 
Come già in altre occasioni, il gruppo consigliare di Centro-destra non ha fatto mancare il suo apporto, tradotto in voto favorevole, sulle delibere di interesse rilevante per la città, come quella di adesione di Mondovì al GAL Mongioie. In conclusione di seduta sono state discusse tre interrogazioni proposte dal Centro-destra nelle settimane passate. Confermata, da parte della Giunta, la chiusura della scuola di Rifreddo a partire dal prossimo anno scolastico: "Le frazioni sono una parte importante di Mondovì, vanno tutelate ed ascoltate – commenta Enrico Rosso -. A questo proposito aver organizzato il Consiglio comunale in una delle realtà frazionali monregalesi non è sufficiente: l'Amministrazione comunale dovrebbe lavorare affinché queste realtà siano tutelate, valorizzate e che non siano vittime di spopolamento. E come si può fare per evitare che le persone abbandonino le frazioni? Semplicemente avendo cura dei servizi che vi sono presenti. Mantenere quelli già esistenti, se e dove possibile potenziarli. Non è un'impresa così difficile. Purtroppo con l'attuale maggioranza si chiude una scuola, quella di Rifreddo, che non è solo un plesso, non sono solo “mura” riempite da “numeri”. Rappresenta un servizio per una comunità, un servizio in cui nel recente passato tanti hanno creduto e per la cui sopravvivenza tanti hanno lottato. Certo, si è obiettato che la chiusura di un plesso è una scelta che dipende dall'istituzione scolastica, ma l'Amministrazione aveva l'obbligo di fare molto di più. Si poteva puntare su un doposcuola o altre attività per far crescere e stabilizzare il numero degli iscritti. Invece Rifreddo chiude, e l'attuale maggioranza disattende in questo punto il proprio mandato elettorale. Le frazioni si impoveriscono e perdono un loro punto di riferimento. In Consiglio si è parlato, in modo piuttosto evasivo, di possibili nuovi servizi: ci auguriamo che ciò che verrà, se davvero verrà realizzato qualcosa, sia attrattivo quanto una scuola. Monitoreremo attentamente la questione e, se ci sarà concesso, offriremo il nostro contributo".

c.s.

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