Riceviamo e pubblichiamo.
Nel Consiglio comunale di lunedì 29 luglio è stato votato il Progetto Preliminare del Piano Regolatore: un passaggio senza dubbio atteso fin troppo a lungo dalla città e dai cittadini, che negli ultimi vent'anni hanno assistito a una sequela di varianti occasionali e non strutturali del Piano vigente dal 2004, che lo stesso Centro Destra non ha esitato a definire sbagliato, pur se vari esponenti che lo approvarono siedono nell’attuale Consiglio. Nel tempo, i consiglieri di centrosinistra che si sono succeduti in opposizione alle diverse maggioranze di centrodestra hanno più volte rilevato l'urgenza di una revisione generale del PRGC che ponesse un freno al consumo del suolo.
Il Progetto Preliminare è certamente un decisivo passo in avanti verso la definitiva adozione di un nuovo Piano, ma non si può nascondere che alcune criticità ancora permangono, sia di metodo, sia nel merito e che l'approvazione di un provvedimento così importante e così atteso non può prescindere da un confronto pubblico e partecipato. Il Progetto Preliminare, composto da una corposa relazione illustrativa e da oltre un centinaio di documenti ad essa collegati, è stato consegnato dai progettisti incaricati in Comune il 16/07/2024 e reso disponibile per le Commissioni consiliari nove giorni prima del Consiglio, il 20/07/2024: tempi, che di fatto, hanno reso impossibile ai Consiglieri del Centro Sinistra un approfondimento esauriente e qualsiasi iniziativa di discussione pubblica su una mole di documenti simile.
Il PRGC è il più importante strumento a disposizione dell'amministrazione comunale per incidere sullo sviluppo futuro della città, ma quello proposto, pur proponendo alcune positive soluzioni, nella sostanza rileva l’esistente e lascia irrisolti i nodi dei centri storici (Borgato, Breo e Carassone) e della viabilità di Piazza. A nostro avviso, serviva più coraggio, mentre la Maggioranza si è limitata a ripercorrere vecchie soluzioni di recupero che negli ultimi vent'anni non si sono rivelate utili, invece di immaginare un futuro diverso. Un esempio su tutti: i dati TARI dicono che il 16% del patrimonio edilizio esistente è vuoto (dieci punti percentuali in più del dato fisiologico) e quasi un terzo è nei centri storici. Appare chiaro, quindi, che l'esigenza è quella di un intervento radicale, coraggioso e lungimirante: questo, ancora, non si legge. Crediamo convintamente nell'assoluta necessità di ridurre il consumo di suolo e nel rispetto dei principi enunciati nelle linee di indirizzo approvate unanimemente nel 2021, ma nei pochi giorni concessi, e negli incontri con l’Assessore e gli Uffici, quando alcune Tavole sono state mostrate ai Consiglieri ma non ancora messe a loro disposizione, non è stato possibile ai nostri Consiglieri verificarne l’applicazione. Alla luce di quanto detto, però, l’astensione dei Consiglieri comunali di Centrosinistra, convintamente appoggiata dal Circolo PD di Mondovì e dalle liste del Centrosinistra, è stata l'unica scelta politica possibile per sottolineare ciò che ancora può e deve essere fatto. L’unanimità, soprattutto su temi così delicati, non è una precondizione: è un obiettivo che si costruisce col confronto e col dibattito, e che ci auguriamo possa costruirsi con serietà nelle prossime fasi di lavoro.
Mondovì, 8 agosto 2024
Direttivo del Circolo del Partito Democratico di Mondovì
Lista Partito Democratico - Ferreri Sindaco
Lista Civica per Ferreri Sindaco