“La tangenziale di Mondovì è una delle opere prioritarie per il Cuneese e il Piemonte, ed ora con il via libera della conferenza dei servizi il terzo lotto dell’opera, dopo il passaggio formale nel Cda di Anas, potrà essere appaltato. Ringrazio il Governo e il Ministro Matteo Salvini, Anas e il commissario Angelo Gemelli per l’attenzione con cui in questi mesi hanno seguito la vicenda, giunta finalmente, dopo 30 anni di attesa, al traguardo”. Così il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio commenta il sì della conferenza dei servizi che la scorsa settimana, con alcune prescrizioni, ha autorizzato l’intervento. Era l’ultimo passo prima dell’appaltabilità dei lavori, che è prevista entro il primo semestre 2024.
Il terzo lotto della tangenziale monregalese, 2,667 km, va da Villanova alla statale 28 per Vicoforte, con 1,4 km di gallerie e il viadotto Ellero, lungo 240 metri e con 4 campate. Servirà ad evitare il passaggio di molti dei 15.000 automezzi che ogni giorno attraversano il centro della città di Mondovì.
A causa del forte aumento dei costi delle materie prime la spesa totale è salita dai circa 100 milioni previsti a circa 170 milioni. Negli ultimi mesi, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha lavorato intensamente con Anas per predisporre, nell’ambito del contratto di programma di Anas, un ulteriore stanziamento a copertura di questi oneri aggiuntivi.
Il parere ufficiale della Soprintendenza è arrivato in settimana e, dopo l’autorizzazione paesaggistica del Comune di Mondovì, tra il 27 e il 30 dicembre è attesa l’intesa Stato/Regione. A seguire si procederà alla localizzazione dell’opera e alla dichiarazione di Pubblica utilità dei lavori che saranno appaltabili probabilmente dal giugno 2024.
“L’iter dell’opera è stato complesso ma siamo giunti al traguardo tanto atteso: Mondovì, come è giusto, avrà finalmente la circonvallazione. Ringrazio il Ministro Matteo Salvini e Anas per l’impegno assunto nei mesi scorsi: l'approvazione del nuovo contratto di programma di Anas sarà fondamentale per far sì che i lavori possano partire a giugno. Il Cuneese è una terra che dà tanto ricevendo in cambio molto poco: finalmente le cose stanno cambiando”, conclude il senatore Bergesio.