MONDOVÌ - “Opposizione improntata al confronto, continueremo a pungolare la maggioranza per il bene di Mondovì”

Enrico Rosso, Rocco Pulitanò e Carlo Cattaneo tracciano il bilancio di un anno e mezzo di attività amministrativa

29/01/2024 08:57

Si è da poco concluso l'anno solare, ed il gruppo Consigliare di Centro-destra – con Enrico Rosso (Ideali in Comune), Rocco Pulitanò (Fratelli d'Italia) e Carlo Cattaneo (Lega) – traccia il bilancio di un anno e mezzo di attività.
 
«Un lavoro di opposizione ampio ed articolato – commentano i tre consiglieri -, attento e costruttivo, nel limite del possibile. Abbiamo sempre sostenuto con il nostro voto favorevole le iniziative intraprese dalla maggioranza che ci hanno convinto, così come ci siamo opposti, anche molto fermamente, a quelle che invece non ci hanno convinto o che riteniamo non funzionali alla crescita della nostra città. Proseguiremo in questo compito, continuando ad ascoltare i cittadini e a rappresentare un interlocutore disponibile al dialogo verso chi ha la responsabilità di governare Mondovì».
 
«Una Mondovì – proseguono Rosso, Pulitanò e Cattaneo – che purtroppo nel corso del 2023 ha perso abitanti, facendo registrare il risultato demografico peggiore delle “sette sorelle” della provincia di Cuneo. Un segnale, questo, che la città ha perso attrattività, e che occorre non solo interrogarsi sul perché, ma anche ipotizzare soluzioni per invertire la tendenza. Per questo, noi consiglieri di Centro-destra ci mettiamo a disposizione della maggioranza per sondare idee e proposte comuni».
 
Un modo di operare che quindi non si limita semplicemente a “pungere”, stimolare la maggioranza, ma anche a proporre idee concrete per superare i punti critici, o per meglio favorire lo sviluppo della città. Il gruppo di Centro-destra torna quindi su tematiche di stretta attualità rilanciando la propria visione delle cose.
 
Le scuole
Il grande tema nel prossimo futuro sarà quello della revisione dell'edilizia scolastica. Una tematica più legata all'Amministrazione provinciale, ma sulla quale l'Amministrazione comunale può e deve far sentire la propria voce. «Recentemente il sindaco, nonché presidente della Provincia, ha presentato pubblicamente i progetti sull'edilizia scolastica in città – proseguono Rosso, Pulitanò e Cattaneo -. Come gruppo consigliare di Centro-destra rimaniamo fermi sulle nostre posizioni. L'acquisto del padiglione Michelotti – ancorché oneroso, anche per le casse comunali – può essere anche visto sotto un aspetto positivo, ma sarà fondamentale che si concretizzi il delicato meccanismo pubblico-privato, altrimenti avremo un nuovo contenitore vuoto di proprietà della provincia. A questo punto, meglio pensare allo spostamento del “Baruffi” ai Passionisti e riservare il contenitore lasciato vuoto dall'istituto ai Licei».
 
Il commercio
«Sulla tematica del commercio ci siamo già espressi in Consiglio comunale – evidenziano Rosso, Pulianò e Cattaneo -: la maggioranza prima ha ammesso il problema della desertificazione del Centro storico, poi ci ha attaccati accusandoci di creare negatività ed allarmismo. Purtroppo la nostra non è stata che una constatazione, per giunta molto amara: sempre più negozi, anche storici, chiudono l'attività senza che ci sia un ricambio. Non regge la giustificazione tale per cui “tutto il mondo è paese”, evidenziata dalla maggioranza: prova ne è la statistica da poco resa pubblica da Alba, dove nel 2023 le attività commerciali sono cresciute di 48 unità, di cui 10 esercizi della ristorazione, 25 esercizi di vicinato e 13 strutture ricettive. Il Centro storico di Mondovì, invece, attualmente non è appetibile, né per l'avvio di una nuova attività commerciale, né per la frequentazione ed il passeggio. Una considerazione fondamentale dalla quale partire, ammettendo in tutta serietà e serenità che “le cose non vanno” per provare a cercare soluzioni». Ci si può guardare attorno e “copiare bene”, per esempio dall'esperienza di Sanremo, dove via Corradi da strada un tempo degradata è rifiorita e rivitalizzata grazie a nuove attività di questo tipo. Suggeriamo di studiare un sistema di incentivazioni e contributi per la ristrutturazione e l'adattamento dei locali, come è stato fatto in passato da Amministrazioni di Centro-destra, abbinato ad agevolazioni fiscali importanti. Con l'apertura di nuovi bar e ristoranti siamo certi che si creerà una nuova attrattiva per il Centro storico, che potrà di conseguenza portare beneficio alle altre attività commerciali locali».
 
I progetti
«Da parte del nostro gruppo permane la contrarietà sulla realizzazione della struttura coperta all'interno della tettoia mercatale in piazza Ellero – evidenziano i tre consiglieri comunali di Centro-destra -. Con l'attuazione di questa idea si va a rompere l'equilibrio di un'area mercatale già delicato, e si sottraggono parcheggi. Troviamo l'iniziativa poco funzionale e poco utile. Rimaniamo invece fermamente convinti di quanto proposto in campagna elettorale, ossia della realizzazione di un “solettone” a piano strada presso piazzale Giardini, con contestuale utilizzo dell'area a parcheggio coperto, e la realizzazione di una sala polivalente collocata all'ingresso del centro storico che consenta di avere un nuovo contenitore nell'immediata vicinanza delle attività economiche di Breo. Che potrebbe così contribuire ad un rilancio del Centro storico».
 
Le interrogazioni: “Richiesti approfondimenti e fatte proposte”
Sono state trentadue, le interrogazioni del gruppo consigliare di Centro-destra, dall'inizio del mandato. «Non abbiamo mai cercato la polemica fine a se stessa, anzi – evidenziano i consiglieri, che si sono alternati come primi firmatari nella proposta delle interrogazioni -: tramite questo strumento abbiamo provato a portare all'evidenza una sere di problematiche, dalle più particolari a quelle generali, ascoltando i quesiti e le questioni che ci sottopongono i cittadini, coi quali siamo costantemente a contatto». «In alcuni casi – proseguono Rosso, Pulitanò e Cattaneo – i nostri spunti sono serviti da stimolo alla maggioranza per risolvere alcune questioni, o quanto meno accelerare il loro iter, come nel caso dei lavori al Borgheletto. Alle interrogazioni abbiamo spesso abbinato suggerimenti o proposte: su alcuni temi non siamo stati ascoltati, come la scuola di Rifreddo che purtroppo ha chiuso, un tema sul quale abbiamo proposto due interrogazioni e sul quale non mancheremo di seguire l'iter dei progetti futuri. O come, ancora, le possibilità di ampliare e rendere più consono l'orario della Funicolare, o come l'annosa questione della nuova area camper. Anche sui grandi progetti, come la ricollocazione della Biblioteca e per esteso il destino dei contenitori vuoti, abbiamo chiesto approfondimenti proponendo alternative a nostro avviso valide. Sono temi sui quali, se necessario, torneremo».
 
Gli ordini del giorno: “È mancata la possibilità di dialogo”
Proprio in merito a questa metodologia di opposizione costruttiva, altro strumento utilizzato dal gruppo consigliare di Centro-destra in questo anno e mezzo di opposizione è stato quello dell'ordine del giorno. «Purtroppo in questo caso – evidenziano Rocco Pulitanò, Enrico Rosso e Carlo Cattaneo – la maggioranza ha dimostrato un'apertura piuttosto modesta. Abbiamo proposto sette ordini del giorno in tutto: sull'invaso di Serra degli Ulivi; sul sostegno alle famiglie monoreddito e numerose, alle persone in difficoltà economiche e alle attività produttive; sull'edilizia scolastica con richiesta di convocare un Consiglio comunale aperto; sulle Fondazioni bancarie; sulla difesa del settore vinicolo locale; sulla difesa dello scalo aeroportuale di Levaldigi; sull'intitolazione di un piazzale alla Guardia di Finanza. Dopo una serie di bocciature aprioristiche, ci è stato persino chiesto di proporre preventivamente le nostre idee per giungere ad un testo condiviso, con la “promessa” di una bocciatura a priori di ogni altra iniziativa non concordata. Un percorso che non ci è sembrato per nulla improntato al dialogo».
Tra gli ordini del giorno, anche uno sull'edilizia scolastica, «un tema – concludono i tre consiglieri di Centro-destra – che ci sta particolarmente a cuore perché strettamente legato al futuro della città. Una tematica che continueremo a seguire con grande attenzione, proponendo le nostre alternative, sulla base delle idee già espresse a suo tempo nelle nostre linee programmatiche, e seguendo eventuali evoluzioni ed opportunità che potrebbero verificarsi nel corso del tempo».

c.s.

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